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Ragdoll
 
Ragdoll 2017-09-03 10:56:42 cesare giardini
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    03 Settembre, 2017
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Una vendetta programmata nel tempo.

Una “bambola di pezza” (Ragdoll) è l’immagine che ci perseguita per quasi tutto questo thriller, truculento e complicato, scritto da un quasi neofita del genere, Daniel Cole, 33 anni, paramedico, con molta immaginazione ed audaci tentativi più o meno riusciti di introspezione psicologica. “Ragdoll” non è che un assemblaggio di parti di cadaveri, cucite assieme da un folle assassino, psicopatico. La testa del macabro insieme è di un certo Khalid, stupratore seriale e uccisore di una ventina di minorenni: il protagonista del giallo, William Fawkes (Wolf), un detective violento e dal passato oscuro, non si dà pace per l’ingiusta assoluzione del criminale, tenta di eliminarlo, e, quando Khalid ormai libero uccide un’altra minorenne, si sente autorizzato ad escogitare una esemplare vendetta. Tramite un alter ego dall’aspetto mostruoso, farà colpire a morte con svariate e spettacolari modalità tutti coloro che si erano resi responsabili dell’assoluzione di Khalid. Il romanzo è complesso, i personaggi sono tanti, si intrecciano tra riunioni, indagini e conflitti personali i rapporti tra i vari detective incaricati di sbrogliare l’intricata matassa e di scoprire i piani segreti di Wolf. Gli ultimi capitoli daranno la soluzione di tutto, in un crescendo ben costruito di colpi di scena, con un finale che, sia pure con passaggi inverosimili e qualche incongruenza, manderà in visibilio i cultori di thriller ad altissima tensione. Non mancano i risvolti sentimentali della vicenda, un sottile conflitto tra Baxter, una detective palesemente innamorata di Wolf, e l’ex moglie dello stesso, Andrea, non del tutto indifferente nei confronti dell’ex marito. Una pecca veniale del romanzo è la traduzione in italiano, non esente da imprecisioni ed errori (forse la fretta dell’editore Longanesi di proporlo ai propri lettori): ad esempio “infiammativo” (anziché “infiammatorio”) è un aggettivo che non esiste nella nostra lingua. Il consiglio è comunque di leggere questo giallo, anche per conoscere un nuovo autore che senza dubbio saprà imporsi nello specifico genere letterario.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Letteratura poliziesca in genere.
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70
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