Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
RECENSIONE
Duro, spietato, crudele e agghiacciante, come le circostanze e il caso che nella via si fanno beffa dell’essere umano. Una trama investigativa, quella messa in piedi da Dürrenmatt che stravolge gli schemi del giallo deduttivo. Lo scrittore si allontana dall’ottimismo positivista dell’investigatore infallibile e rifugge la divisione manichea tra male e bene. Dürrenmatt gratta la superficie dell’idilliaca e perbenista della società elvetica per far muovere i suoi personaggi nei bassifondi della svizzera orientale. Al centro della vicenda c’è il detective Matthai (senza una vita privata e con il vizio del fumo) ossessionato dall’idea di giustizia e dal bisogno di scovare la verità dopo la promessa fatta alla mamma della piccola vittima trovata morta sgozzata nel bosco vicino Magendorf. Un’ossessione che lo porta a credere nell’innocenza di un colpevole e in cerca di un assassino inesistente. Ma se l’assassino inesistente esistesse? Questo il dubbio che si insinua nella mente del lettore. Il commissario Matthai, uomo donchisciottesco, mette in gioco tutto se stesso per cercare all’interno dell’impianto poliziesco–investigativo le bambine dalle trecce bionde e il vestitino rosso (elementi che ricordano la favola di Cappuccetto Rosso) e il terribile il gigante dei porcospini. Ma “un fatto non può tornare come torna un conto”; come afferma un altro personaggio del libro “la gente spera che almeno la polizia sappia mettere ordine nel mondo, benché io non possa immaginare nessuna speranza più pidocchiosa di questa….i fattori di disturbo si intrufolano nel gioco…e ciò che è casuale, incalcolabile, incommensurabile ha una parte troppo grande”.
P.S. Nel 2001 il regista americano Sean Penn ha realizzato un film omonimo con Jack Nicholson e Benicio Del Toro tratto dal libro di Dürrenmatt.
Indicazioni utili
Commenti
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |
Ordina
|
proprio come hai detto tu spaventano per la banalità del male.
Mi segno anche questo titolo, grazie.
Ciao, Manuela
grazie per la tua segnalazione e
complimenti per l'esposizione Silvia
8 risultati - visualizzati 1 - 8 |
Anche a me il libro è molto piaciuto. Memorabili le pagine della 'confessione' finale dell'anziana signora : tragicomica testimonianza di una certa 'banalità del male' : ma i fatti rimangono. Tragici e dolorosissimi.