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Non il solito giallo !
"Macabro quiz" ci porta in una storia ben costruita, dettagliata e verosimile, ben diversa dalle solite di Agatha Christie. Lo schema tipico "presentazione personaggi/storia>delitto>investigazioni ed interrogazioni>conclusione" viene stravolto dando più spazio alla storia ed ai personaggi. Poirot compare alla 133esima pagina (di 191 totali), dando il suo essenziale contributo per avanzare nelle indagini.
La polizia sembra girare intorno a dei delitti senza senso, dove non si riesce a capire chi sia il colpevole, o perché si ha un alibi o perché non si ha una motivazione. Grazie a Poirot si cominciano ad avere delle intuizioni geniali che porteranno a capire meglio i fatti ed a svelare le identità dei personaggi. Sulle identità gioca molto la Christie in questo romanzo, alla fine tutti nascondono qualcosa, in una maniera secondo me troppo forzata e sbrigativa.
Ho trovato il romanzo sottotono per due motivi, uno soggettivo, ovvero la conclusione che mi è sembrata banale (forzata invece per quanto riguarda il secondo delitto) ed uno oggettivo, poiché ci sono troppe coincidenze e sembra che il collegio di Meadowbank sia una calamita di persone sotto mentite spoglie che crea una gran confusione perché alcune riguardano solo parzialmente il filo principale della storia.
Unico punto di forza di cui sento di dover parlare è il potere trasmissivo della storia. Sia intrigante che entusiasmante, avrebbe meritato un finale altrettanto bello che forse ci sarebbe potuto essere se si fosse allungato il tutto con una cinquantina di pagine con riflessioni e vari colpi di scena Poirot.