Dettagli Recensione
Trama mediocre
Ho iniziato questo nuovo romanzo di Tremayne con grandi aspettative avendo molto apprezzato il suo primo romanzo 'La gemella silenziosa'.
Ritengo che le opinioni su questo nuovo lavoro possano essere discordanti tra chi ha letto il suo primo libro e chi no.
Chi non lo ha fatto potrebbe trovarlo più interessante di quanto abbia fatto io.
Si riscontrano infatti molte similitudini a tal punto che questa storia possa sembrare la brutta copia della precedente.
Come nel primo libro lo scrittore sceglie lo sfondo della natura selvaggia che ben accompagna la storia misteriosa e lo stato d'animo burrascoso dei protagonisti, e, come nel primo libro, la trama è condita da episodi quasi soprannaturali, che poi troveranno invece una spiegazione razionale.
Anche qui lo stile è semplice e la lettura piacevole, pur essendoci limiti notevoli nella trama.
Si parla di una giovane donna, Rachel, che decide di seguire il suo uomo, vedovo da due anni, David, nella gigantesca residenza storica di famiglia, nelle terre selvagge della Cornovaglia.
La famiglia di David è proprietaria di quasi tutte le miniere, centrali nello sviluppo del racconto. È lì infatti che è morta la ex moglie di David, della quale non è stato ancora trovato il corpo.
David ha già un bambino, Jamie, al quale la protagonista si affeziona molto, ma che a seguito della misteriosa morte della madre, comincia ad assumere comportamenti sinistri e ad avere strane premonizioni.
Anche Rachel sembra essere protagonista di episodi psicotici che confondono ed incuriosiscono non poco il lettore.
Il finale è condito da pretenziosi colpi di scena, che scioglierebbero la matassa di tutti quegli strani episodi avvenuti nel corso del racconto..
Purtroppo il finale non è così credibile come si vorrebbe e si ha l'impressione che lo scrittore abbia avuto fretta di concludere , così come si ha l'impressione che questo libro dovesse essere scritto per cavalcare l'onda del successo del precedente romanzo.
Un libro mediocre insomma, che sicuramente si fa leggere nelle giornate di noia, ma verso il quale consiglio di non nutrire grandi aspettative.
Peccato che Treymane non abbia saputo mantenere alto il livello di scrittura e di inventiva , che io avevo invece trovato molto interessante e per nulla scontato nel suo primo lavoro...