Dettagli Recensione
Quando il giallo si tinge d’azzurro
Chissà, forse il colore della passione, quando questa diventa ossessione, è l’azzurro. Un azzurro intenso, sensuale, paradossalmente “caldo”, che insegue sogni e libertà. Come l’azzurro della camera d’albergo che, con cadenza mensile, sile, funge da alcova alla relazione erotica dei due amanti protagonisti di questo romanzo. Solo sesso per uno, anche amore per l’altro; probabilmente una tra le storie più comuni e insulse diffuse nella vita quotidiana, ma che Simenon sa raccontare magistralmente, anzitutto attraverso una dimensione temporale che intreccia presente e passato in modo incalzante fino alle concitate battute conclusive di tutta la vicenda. Per non parlare poi della superba introspezione psicologica dei personaggi, a tratti addirittura inquietante.
Un giallo che va oltre il giallo, dove ogni parola ha un peso e, come si comprenderà strada facendo, niente viene detto per caso.
«Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?»
Pagine, infine, da cui emerge tutta l’insoddisfazione, l’ansia, l'amarezza nei confronti di un’esistenza che, chissà perché, finisce sempre per sfuggire di mano.
Il mio primo Simenon; un romanzo duro e spietato, proprio come la vita del resto, ma comunque bellissimo e indimenticabile.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |