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Se morisse mio marito
 
Se morisse mio marito 2017-07-20 06:59:47 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    20 Luglio, 2017
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Delitto perfetto

I gialli di Agatha Christie sono caratterizzati da intarsi che si incontrano perfettamente, da percorsi tortuosi, ma che portano alla meta secondo un programma prefissato e ampiamente collaudato, nonché da delitti che, pur sfidando i limiti della logica, alla fine risultano perfettamente comprensibili nella loro esecuzione, tanto da poterli definire perfetti. Ma perfetti non sono, perché l’investigatore di turno, che potrà essere di volta in volta Poirot o miss Marple, riesce a scovare una piega, anche minuscola, tale comunque da far assicurare il colpevole alla giustizia. Anche Se morisse mio marito non diverge da questa impostazione di massima; se c’è qualcosa di diverso, invece, è l’immagine di un Poirot coinvolto, incolpevolmente, in un omicidio. La vicenda di una moglie che ha necessità di sbarazzarsi del marito non in tribunale con una sentenza di divorzio, ma diventando vedova, di per sé non presenta particolari originalità, tranne nell’inserimento di un personaggio che possiamo chiamare controfigura, senza andare tuttavia oltre, per non anticipare gli sviluppi della trama. Ecco, questa perfezione di incastri tipica della Christie è quella che da giovane apprezzavo e che ora avanti negli anni, considerata la sua impossibilità, avverto stucchevole, e poi quel modo di narrare compassato, flemmatico da old british finisce con il rendermi ancor meno piacevole la lettura. I personaggi sono marionette, mancando di una fine analisi psicologica, tanto che chiuso il libro si dimenticano subito. Quindi quello che poteva sembrare l’occasione per una piacevole evasione sdraiati in spiaggia sotto l’ombrellone, dopo poche pagine, almeno in me, è motivo di stizza, perché tutta questa perfezione irreale finisce con il far diventare un omicidio l’opera di un cesellatore preoccupato solo che tutti i pezzi combacino perfettamente, senza acuti e innalzamenti di toni, ma anche senza particolari meriti.
Da leggere per chi è un sostenitore di Agatha Christie; quanto a me credo che non ne leggerò altri.

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Recensione eccellente , Renzo . Inoltre la tue esperienze di lettura dei gialli della Christie combaciano perfettamente con le mie : non leggo infatti più nessuno dei suoi gialli. E pensare che tanti anni fa ne ero entusiasta....
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