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GLI ALIENI SECONDO KING
Fanta-Horror, che non fa mai davvero paura.
E' il solito King, ma non nella sua versione migliore.
Il solito mare di pagine, il solito mare di parole, ma questa volta, al contrario del solito, i tasselli non finiscono tutti al loro posto.
E' un buon romanzo, non bellissimo ma neppure da buttare.
Lo stile è proprio quello a cui l'autore ci ha abituato, un mare di avvenimenti che converge piano piano verso in centro del bersaglio.
Il problema è che il "piano piano", questa volta è davvero troppo "piano piano", e non tutte le situazioni descritte alla fine hanno una loro collocazione logica.
Per me leggere King è una sicurezza, quando non so cosa leggere, leggo un King, comunque vada so che non mi deluderà.
Leggere un romanzo di King per me è come andare in un ristorante dove andavo con mio padre fin da quando ero bambino, il locale è stato ristrutturato, diversi piatti sono nuovi o cambiati, ma alla fine sai che non rimarrai deluso da ciò che mangi.
In questo caso però, king mi ha portato un minestrone di trippa, e già la trippa non è il mio piatto preferito, in più nell'abbondante calderone ci ha infilato troppi ingredienti, davvero troppi, e la trippa alla fine era davvero troppo poca...
Il finale è un colpo di coda vigoroso, il ritmo si fa serrato, e tutta l'azione che ho aspettato per oltre settecento pagine sembra essere cacciata a forza nelle ultime venti.
Ma non basta.
Non basta perché questo libro è discreto, non male, ma sicuramente non un ottimo romanzo, troppo lento e troppo "pretenzioso".
King quindi non ha sparato la solita pallottola assassina, ma solo una cartuccia a salve che ha fatto un sacco di rumore, un sacco di fumo, ed alla fine mi ha anche fatto anche saltare sulla sedia, ma solo alla fine.
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Commenti
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innanzitutto grazie di aver letto la mia recensione, e di averla apprezzata.
Ho letto "IT" più di 20 anni fa, quindi ho colto una sola citazione... (Caxxxo divento vecchio)
Ci sono tanti romanzi che vorrei rileggere come "L'ombra dello scorpione", ma spesso la mole troppo importante come quella di IT, non mi invogliano a farlo... Quindi rimando continuamente...
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Purtroppo l'autore in questione pecca molto spesso nel finale, talmente frettoloso, da risultare incoerente con la mole del libro.
La tua recensione è stata molto esaustiva, ed è un piacere conoscere l'opinione di altri fan del "maestro del brivido".
PS Non so te, io ho apprezzato le varie autocitazioni del capolavoro "IT".