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Specchi deformanti della realtà
Si chiama così perché quando entri nelle pagine del libro ti sembra di entrare in uno di quei labirinti di specchi deformanti che trovi nei Luna Park: una volta entrati, ogni immagine diventa, nello stesso tempo, vera e falsa. In questo giallo, che racconta il canovaccio di un libro dentro al libro, tanti sembrano essere i colpevoli, tutti con il loro perché. Ci sono tante verità, ma tutti hanno torto, perché hanno cercato di guardare la realtà attraverso finestre, che si sono rivelate in realtà specchi, ed hanno ritrovato solo le proprie ossessioni, non la verità vera. Buona la storia, mi ha ricordato molto “La verità sul caso Harry Quebert”, ma l’ho trovato ancora migliore. Buono lo stile, perché non ti permette di mollare la lettura neanche un minuto e quando un libro di afferra in questo modo e con questa forza, è senz’altro un ottimo libro da consigliare.