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Vivere e rivivere
La storia di un fatto delittuoso che si consuma nel microcosmo piccolo borghese di un tranquillo paese di provincia ci viene restituita attraverso un impianto narrativo perfetto che sovrappone due piani temporali. Da un lato, il tempo della vita vissuta, dei fatti compiuti e delle azioni inconsapevoli. Dall’altro il tempo dei ripensamenti, dell’analisi dei ricordi e della presa di coscienza delle proprie colpe.
“Com’è diversa la vita nel momento in cui la si vive e quando la si analizza a distanza di tempo! Turbato dai sentimenti che gli venivano attribuiti, Tony era arrivato al punto di non sapere più distinguere il vero dal falso, il bene dal male”.
Tony tradisce la moglie, silenziosa e remissiva custode del focolare domestico, in modo spensierato e distratto. Appassionati incontri clandestini in una stanza d’albergo. Frasi e promesse pronunciate senza riflettere, tanto per riempire i silenzi di una camera azzurra. Il fascino di una donna volitiva e possessiva, capace di prendere ciò che desidera.
Senza apparentemente compiere alcuna scelta, ci si può ritrovare avviluppati in un vortice di conseguenze, intrappolati in una morsa che stringe sempre più. Per liberarsi sarebbe necessario compiere un atto di volontà e di coraggio. Invece si lascia scivolare la vita secondo una forza simile all’inerzia. E quando si aprono gli occhi, è troppo tardi. E’ già il momento degli interrogatori davanti a un giudice, delle domande alla propria coscienza, dei ripensamenti. Si può protestare proclamando la propria innocenza o accettare in modo indifferente la propria sorte. Si può mentire, anche a se stessi. Ma è la verità questa volta a braccarti con il suo bagaglio di responsabilità.
Simenon si dimostra un maestro nel ricostruire alla perfezione la psicologia dei personaggi, addentrandosi nei significati oscuri alla base delle azioni umane. Con la sua scrittura asciutta, fatta di vivide immagini e sensazioni evocate, ci parla di passioni che diventano ossessioni distruttive, di borghesi silenzi, di desideri inconsci e infelicità.
E ci lascia infine scegliere la nostra verità.