Dettagli Recensione
LA SPECIALISTA
The Chemist di Stephenie Meyer è un thriller da considerare come il prodotto di una “fanfiction” della serie The Bourne Legacy. Stephenie Meyer ha ammesso il proprio interesse per questa serie e per il personaggio interpretato da Jeremy Renner. Io sono una fan delle fanfiction, per cui (*pollici in alto*) ben venga!
Tuttavia, non ho mai visto nessuno dei film.
Partiamo dalla trama: Juliana Fortis, alias Alex alias La Specialista, è un’ex chimica sfuggita per un soffio a un elaborato piano politico che ha coinvolto il suo capo e ucciso il suo mentore. Lei è solo un effetto collaterale, una mina vagante che deve essere eliminata per coprire intrighi loschi e intenti complessi (Alex era a conoscenza di molte informazioni scomode sul dipartimento “senza nome”, ecco perché viene considerata una minaccia e presa di mira). Vive in fuga, in perenne stato d’ansia, senza mai mettere radici o affezionarsi a nessuno.
Questo finché, ingannata dal suo capo, non si ritrova a dover rapire Daniel Beach, gemello del suo vero target, Kevin Beach. Alex ignora moltissime cose, a differenza di Kevin, il quale è a sua volta coinvolto nell’intrigo politico nella sgradevole parte di “effetto collaterale”, e che naturalmente è tutt’altro che felice del coinvolgimento del fratello, un tranquillo insegnante divorziato.
I gemelli e Alex decidono di allearsi per sistemare la faccenda una volta per tutte e guadagnarsi la libertà.
Il rapporto fra Daniel e Alex continua a crescere di pagina in pagina. Daniel è un uomo molto dolce, calmo, amorevole, tutto il contrario di Kevin, il quale è rude e sgarbato, e con cui Alex non va molto d’accordo. Il trio è un concentrato di forza e indomabile istinto di sopravvivenza, soprattutto per quanto riguarda Alex e Kevin. Daniel non è considerato molto di più che un peso all’inizio del viaggio, anche se a modo suo cerca di fornire il giusto supporto a entrambi. Dopotutto, la sua vita così come la conosceva è finita nello stesso modo imprevisto e traumatico delle loro, per cui bisogna comprendere le sue difficoltà nel suo graduale “ambientarsi”. O “rassegnarsi” è la parola esatta?
Ora, Alex era definita “la specialista” nel dipartimento in cui lavorava perché era un’esperta di torture. Utilizzava la sua profonda conoscenza del corpo umano per estorcere informazioni scomode senza versare neppure una goccia di sangue, utilizzando delle misture chimiche preparate da lei stessa per infliggere una sofferenza talmente insopportabile da ottenere informazioni delicate in brevissimi tempi e senza alcuna necessità di violenza. Non esattamente l’eroe ideale, ma chi ha detto che gli eroi devono essere sempre buoni e perfetti?
Ho letto sia l’epilogo originale in italiano sia la versione alternativa in inglese. In entrambi i casi, l’ho trovato giusto e perfettamente conforme allo sviluppo della storia.
Punti deboli: la trama è un po’ stiracchiata, seppur ricca di intrecci, quasi come se Stephenie Meyer avesse esplorato questo nuovo genere con un impegno faticoso, cercando di non “inciampare” durante la stesura e di non commettere troppi errori nello sviluppo delle singole vicende; un impegno che ho saputo riconoscere e apprezzare, poiché non è mai semplice scrivere una fanfiction (o quasi) seguendo il flusso della trama con elementi che non ci appartengono totalmente – ovvero generi che non abbiamo mai esplorato prima. Il suo stile, come ben sappiamo, è unico.
La scena del “trio” che ho trovato più esilarante (anche se un po’ troppo prevedibile) è la finale, quella in cui Kevin bacia Alex sulla bocca in uno slancio di esultanza e gratitudine per aver salvato la vita di suo fratello. I triangoli amorosi sono immancabili nei libri di Stephenie Meyer, a quanto pare. In questo caso, però, Kevin e Alex non provano assolutamente nulla l’uno per l’altra, per cui il bacio risulta divertente e un po’ scontato.
Punti forti: la trama è complessa ma sviluppata in maniera chiara. Alex è un personaggio femminile molto forte e tenace, un personaggio così indipendente e fiero da risultare quasi un esempio per tutte le femministe. Di sicuro su di me ha avuto un certo impatto. I gemelli (gemelli singolari, letteralmente l’uno lo specchio dell’altro) sono un ulteriore particolare degno di nota, così come l’adorabile Daniel Beach.
Le descrizioni di Stephenie Meyer sono praticamente perfette, realistiche, palpabili.
Consiglio questo libro non tanto ai fan dei thriller, quanto più ai fan dello spionaggio e, come Stephenie Meyer, della serie The Bourne Legacy.