Dettagli Recensione
Ritorno a Fjallbacka
Camilla Lackberg
Il domatore di leoni
Nono giallo di Camilla Lackberg con protagonisti Erika Falck e Patrik Hedstrom ambientato sulla costa sud occidentale della Svezia.
Erica e Patrik sono una coppia nella vita, sono sposati ed hanno tre bambini. Lui è un poliziotto e lei una scrittrice che si occupa di casi gialli del passato. Vivono nella splendida cittadina di Fjallbacka.
Patrik è un uomo affidabile, dedito al lavoro e alla famiglia, marito e padre affettuoso e presente. Erica è una donna intelligente ed intuitiva, generosa ed altruista, che si affanna a portare avanti carriera e famiglia senza voler rinunciare a nessuna delle due.
E' inverno a Fjallbacka: le temperature rigide, la neve e le poche ore di luce fanno da scenario ad un crimine orrendo. Una ragazza, Victoria, sparita da casa quattro mesi prima, sta vagando nel bosco vicino al centro ippico, quando viene accidentalmente investita da un'auto. Victoria non è l'unica adolescente scomparsa nella zona in quegli ultimi mesi e purtroppo presenta segni di orribili mutilazioni e torture subite durante il sequestro. La polizia comincia a pensare che sia in azione un serial killer.
Erica, dal canto suo, sta portando avanti una ricerca per un libro che ha come oggetto un delitto avvenuto negli anni '70. Un tremendo omicidio svoltosi all'interno di una famiglia dove erano tenute nascoste violenze ed abusi raccapriccianti. Due casi all'apparenza lontanissimi ma che, come spesso avviene nei libri di questa serie, hanno dei collegamenti.
Ho letto tutti i gialli della Lackberg con protagonisti Erica e Patrik e anche questo non mi ha delusa. Il narratore è esterno, sia nelle pagine che si riferiscono al presente che in quelle che raccontano gli eventi degli anni '70. Rispetto ad altri romanzi precedenti della serie, queste ultime sono ridotte nella quantità ed essenziali nei contenuti.
L'autrice è molto brava a raccontare storie, non si dilunga né in descrizioni troppo minuziose né in un complesso approfondimento psicologico dei personaggi. A volte il racconto mi è sembrato fin troppo parco di esplorazione interiore, soprattutto per i cattivi: come se nel mondo le persone nascessero buone o cattive solo per caso o per il destino, senza una minima possibilità di scelta.
A parte questo però, devo ammettere che la Lackberg sa scrivere i gialli: la lettura è estremamente piacevole per gli appassionati di questo genere. Il lettore è coinvolto nella vicenda perché a volte intuisce qualcosa sugli sviluppi della trama, (e si sente gratificato per il proprio acume), ma nello stesso tempo il racconto si snoda tenendo sempre alta la suspence. Anche se alcuni argomenti sono piuttosto macabri e vi sono descritti crimini molto violenti secondo me questi romanzi hanno la struttura del giallo classico e quindi li consiglio a tutti gli amanti del genere.
A ciò si aggiunge l'ambientazione svedese che personalmente apprezzo parecchio.
In conclusione, una lettura davvero piacevole, in grado di coinvolgere ed appassionare ma anche accogliere il lettore fra paesaggi e persone che ormai sembra di conoscere e con cui trascorrere ancora delle ore in ottima compagnia.
Indicazioni utili
Agli appassionati di gialli.