Dettagli Recensione
Si muore una volta sola
Quando per anni si leggono, quasi esclusivamente libri gialli, le trame e gli stili tendono ad assomigliarsi. Per questo motivo ho il mio olimpo dove promuovo i romanzi con lo stile più originale (October list docet).
Devo dire che questo romanzo merita molto. E' strutturato su tre livelli, i ricordi di Clotilde da adulta, il diario di Clotilde adolescente ed il lettore misterioso. Non vi nego che la trama già è intrigante e questo stile aggiunge maggiore interesse al tutto. E' sconcertante come l'autore abbia sfruttato la stessa persona, Clotilde, per creare due personaggi (lei da adulta e lei da adolescente) totalmente diversi. Inoltre le loro storie non si incontrano mai proprio perché rappresentano il prima ed il dopo, e questo rende tutto più eccitante.
La lettura scorre velocemente e tutti i personaggi (tranne Clotilde che ha un ritmo a se) si scoprono un po' per volta lasciando spesso qualche carattere in sospeso, che non disturba anzi è da stimolo a proseguire.
Non ho mai creduto ai fantasmi e nel paranormale in generale, ma non vi nego che Michel Bussi mi ha messo in difficoltà più e più volte.
La Corsica fisicamente appartiene all'Italia meridionale e da meridionale comprendo in maniera profonda il significato che noi diamo alla "famiglia", al "rispetto" e all'"onore". Purtroppo questo spesso viene confuso con atteggiamenti loschi, delinquenziali o addirittura mafiosi. Potrei scrivere molto su quello che davvero s'intende e nonostante l'autore giochi con queste parole utilizzano la loro eccezione negativa, almeno a lui va il merito di farlo in maniera egregia.
Il miglior thriller che abbia letto quest'anno grazie a questo stile avvolgente che ci immerge in una Corsica inquietante che riecheggia di dubbi e paure come una risata sardonica che riverbera tutt'attorno.
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Grazie mille
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