Dettagli Recensione
Decimo libro della saga Nik Stone
McNab è lo scrittore di romanzi thriller che preferisco in assoluto, così naturalmente ho letto con voracità anche il 10° capitolo della serie Nick Stone. In questo libro, il protagonista riceve l’incarico di scortare due operatori televisivi a Bassora, ma l'ex operatore del SAS britannico è colto di sorpresa da un gruppo di ribelli armati, e solo grazie alla rapida reazione di Pete, uno dei cameraman, i tre riescono a salvarsi. Mentre Nick è ricoverato per le ferite riportate nello scontro, Pete è ucciso e Dom, il collega giornalista, scompare nel nulla. Ricevuto da Signorsì, il capo della “Ditta”, l'incarico di ritrovarlo, Nick ne segue le tracce fino Kabul, la città spietata, dove il destino di uomini di governo e terroristi s'intreccia a loschi affari internazionali. In mezzo a questo fuoco incrociato Stone scopre che l'incubo è solo all'inizio e che tutto riconduce al principio.
La partenza è stata un po’ meno briosa del solito, tanto che ho pensato in un primo momento che McNab avesse perso il suo tocco e si fosse un po’ svuotato a forza di sfornare tanti libri in successione. In seguito, tuttavia, il racconto accelera ad un ritmo eccezionale, e quando Nick entra in azione emergono tutte quelle competenze da ex soldato delle forze speciali qual’era l’autore, e la trama assume un effetto amaramente realistico e drammatico. In alcune parti, come in altri suoi libri, è davvero cruento ma, McNab, riesce a descriverle senza sfociare nella violenza gratuita. Allora, cosa si può dire? Ancora un ottimo lavoro Andy!