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Un cuore nuovo
I bambini restano tali anche quando sono orfani e soli, quando rubano per far sì che l’unico soggetto che si occupa di loro abbia vodka e sigarette a sufficienza. Anche quando i furti non bastano, e si passa alla prostituzione.
Si continua ad avere undici anni ed il prezioso, vecchio pupazzo sporco e consumato nascosto tra le coperte sudicie.
Poi la parola magica : America. Una famiglia, una mamma e una vita vera, i bambini salutano lo zio Misa e partono coi loro quattro stracci e l’amico di pezza.
Un lungo viaggio di acque del nord, fino alla terra promessa dove come altrove la gente si ammala, e vuole guarire. Dove chi possiede grandi risorse puo’ pagare molto e chi ripudia l’etica si puo’ arricchire smisuratamente .
Fino a dove ti spingeresti per non lasciarla morire ?
Anche Shu Shu ora e’ orfano, giace sgomento nella buia cambusa della nave, flaccido ed inutile senza il bambino che lo stringeva al petto da tutta la vita.
Il thriller e’ squisitamente scorrevole ed incalzante, tocca un argomento terribile ed inquietante che scuote la sensibilita’ del lettore su un tema di attualita’ di cui si parla poco, ma anche il sommerso esiste.
Qualche licenza poetica di troppo in fase finale dove alcuni accostamenti mi paiono piuttosto inverosimili, ma va bene cosi’, siamo ospiti di una fiction.
Tra i migliori Gerritsen letti, a questi personaggi ci si affeziona , c’e’ quel qualcosa che spinge oltre il rigore del genere.
Agghiacciante, commovente, empatico, buona lettura.
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