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Niente è come appare
Amore, sospetto e tragedia sono gli elementi alla base di questo noir ambientato nella Parigi degli anni Cinquanta. In poche pagine caratterizzate da una prosa essenziale, da descrizioni semplici ma efficaci e, soprattutto, da una sottile e indovinata introspezione psicologica, Simenon racchiude un piccolo capolavoro letterario che mette allo scoperto zone buie e angoscianti della mente umana. L'amore è quello che da sedici anni lega il quarantenne Etienne alla moglie Louise, più vecchia di lui di sei anni, titolare di una cartoleria e già vedova del primo marito. Una storia apparentemente felice, fatta di una passione mai sopita, di piccole abitudini e premure, di tanto lavoro, pochi amici e qualche piccolo svago. Il sospetto è quello che nasce nella mente di un marito che sa di essere stato la causa di un delitto ma ha sempre preferito far finta di non sapere, finché non si ritrova lui stesso nella posizione di possibile vittima di un crimine analogo. La tragedia è la conclusione inevitabile di questa intrigante sfida psicologica in cui Etienne e Louise si sfidano a colpi di cose non dette, di sotterfugi, di bugie. Il racconto parte in sordina, la vita dei due coniugi appare semplice, banale, quasi metodica. Niente però in questo libro è come appare, l'aria si fa sempre più cupa, panico e diffidenza prendono pian piano il sopravvento, piccoli flashback aiutano a chiarire un po' le idee. Etienne è costretto a letto, sotto pesanti coperte, in una camera soffocante, collegato al mondo soltanto da una scala a chiocciola, quella che dà il titolo al libro e che unisce la sua stanza da letto alla cartoleria della moglie. Attraverso questa scala l'uomo spia la consorte, ne studia i movimenti, ne ascolta le telefonate. I sospetti crescono, gli indizi si accumulano fino a diventare prove. La partita diventa sempre più accesa, le carte cominciano a scoprirsi, ma se da un lato la potenziale vittima non può fare a meno di indagare, dall'altro appare incapace di avere una concreta reazione, come se fosse immobilizzato dalla paura, dall'incredulità, dall'amore saldo e disperato che, nonostante tutto, continua a legarlo alla sua subdola anima gemella. La tensione sale in un crescendo di suspense ed emozioni che incolla il lettore alle pagine portandolo verso un finale straziante e drammatico. "Erano stati due solitari, che, cercando di scavare sempre più oltre la loro solitudine, avevano ridotto il loro universo al loro appartamento, alla loro camera, al loro letto, battendovisi disperatamente contro l'impossibilità di integrarsi più profondamente l'uno nell'altra di quanto non sia concesso a un maschio e alla sua femmina. Aveva deciso di vivere. Non voleva ritornare sulla sua decisione. Aveva anche deciso di tenersi Louise".