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“Bombyx Mori”
Grazie all’aver magistralmente risolto il caso relativo alla misteriosa morte di Lula Landry, Cormoran Strike e Robin hanno conosciuto la notorietà tanto che l’agenzia che rischiava il baratro può ritenersi, almeno per ora, salva. I mesi si sono susseguiti rapidamente, ben otto ne sono trascorsi, gli incarichi per il detective non sono mancati e non mancherebbero, eppure, quando alla sua porta bussa Leonora Quine, donna chiaramente non ricca, scialba e senza peli sulla lingua, invocandone l’aiuto per ritrovare marito Owen da dieci giorni assente da casa, Strike non esita due secondi al rinunciare ad un redditizio lavoro per risolvere l’enigma che affligge quella eclettica signora. Affiancato dalla precisa e puntuale Robin, Cormoran si mette subito sulle tracce dello scrittore per ritrovarsi, ben presto, di fronte alla realtà dei fatti: quella di Owen non è semplicemente una scomparsa. Dietro al “Bombyx Mori” (appunto, “il baco da sera”), opera scritta dal narcisista letterato, si cela una matassa tanto intricata quanto complessa da sbrogliare a cui, il duo non mancherà di provvedere.
La Rowling/Galbraith non si limita però soltanto al “giallo”, dietro le pagine dell’opera vi è anche un aspetto sentimentale sempre più in crescendo che vede l’investigatore alle prese con i residui della sua storica relazione con Charlotte e la collaboratrice alle prese con un rapporto ai minimi termini con un fidanzato, Matthew, lontano anni luce dal suo mondo ed incapace di comprenderne e rispettarne i desideri.
Con uno stile fluido che cattura sin dalle prima battute, “Il baco da seta” si dimostra essere un testo solido e privo di sbavature, un romanzo che nel rispetto del primo episodio, si migliora ed evolve facendosi sinceramente apprezzare.