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zzzzzzz...
Il detective in pensione Bill Hodges viene chiamato sulla scena di un delitto per una consulenza. Si tratta dell'invito fatto dall'amico Pete, ex compagno di squadra, più per curiositò che per dare una mano alle indagini. Una madre, infatti ha ucciso la figlia paralizzata dal collo in giù e si è suicidata. Caso chiuso. La figlia è una delle vittime di Mr Mercedes, un folle che si è gettato su una folla di disoccupati con l'auito facendo danni rilevanti. Alcuni anni dopo ha cercato di farsi esplodere ad un concerto gremito di ragazzine. Ridotto ad un vegetale da Hodges e dalla sua banda di investigatori dilettanti adesso si trova nell'ospedale cittadino ed apparentemente è innoquo. Buona parte di questi fatti sono successi nei volumi precedenti.
Veniamo a "fine turno". Ossessionato da Brady, Hodges ha la sensazione che in qualche modo abbia messo lo zampino anche in questo atto, dopotutto il suicidio, assieme all'informatica sono una delle sue fisse. Si prende del tempo per indagare e trova una Z scritta su un muro ed uno Zappit. Si tratta di un giochino elettronico piuttosto datato e poco coerente con le padrone di casa. Tanto basta per far partire le indagini, scoprire l'esistenza di un progetto di induzione al suicidio del maggior numero di adolescenti possibili, l'individuazione dei complici piò o meno consapevoli di esserlo e la scoperta dell'ideatore di tutto questo.
Le ragioni per cui ho deciso di chiamare questa recensione ZZZZZZZ sono diverse. Innanzitutto perchè questa è la lettera che viene lasciata come firma sui luoghi dei delitti.
Poi, perchè il modo in cui le vittime sono indotte al suicidio mi ricorda il rumore delle zanzare che ti ossessionano durante la notte. Sempre lì fino a diventare a momenti un suono di fondo di cui quasi ci dimentichiamo e a momenti qualcosa che ci manda al manicomio.
Infine, perchè alcune delle scene che avrebbero dovuto dare maggiore tensione a me sono sembrate piuttosto soporifere. Troppe descrizioni, troppi pensieri da parte dei protagonisti, tanto da far passare la voglia di sapere come va a finire.
A parte questo, nel complesso il libro mi è piaciuto abbastanza. Le indagini di Hodges sono credibili, precise e rigorose anche quando si accorge che il colpevole più incredibile piano piano sta diventando quello più plausibile. La scelta di fare del suicidio degli adolescenti uno dei protagonisti avrebbe potuto rivelarsi piuttosto antipatica. Dopotutto questo non è un saggio, ma un libro di svago. E' stato inserito talmente bene nel contesto da non dare fastidio e l'idea di fornire il numero del telefono in aiuto ai potenziali suicidi probabilmente è una furbata, ma chissà per qualcuno può essere stato un servizio pubblico.
Visto il contenuto delle ultime pagine suppongo che, come annunciato, questo sia veramente l'ultimo volume su mr Mercedes. Consiglio di leggere anche i due precedenti, perchè i personaggi e i fatti sono talmente tanti che conoscere il passato aiuta ad apprezzare di più il presente.
Nel complesso la trilogia mi è piaciuta, però condivido il parere di quanti dicono che King stia perdendo lo smalto. Ancora un buon scrittore, ma quello di vent'anni fa era un'altra cosa.