Dettagli Recensione
Uno Stephen King diverso
Ho letto quasi tutti i libri di Stephen King e sono molti quelli che ho trovato brillanti e che mi hanno lasciato un senso di appagamento una volta conclusa la lettura. Ciò però non è accaduto con "La storia di Lisey" (Lisey's Story).
Il libro si discosta dai soliti romanzi Kinghiani: la protagonista è una donna, Lisey, sposa ormai cinquantenne di uno scrittore morto molto famoso e altrettanto problematico. Il libro si articola su 3 archi temporali diversi, cosa che rende un po' lenta la lettura. In alcuni punti si fa fatica a seguire il filo conduttore del romanzo e, fino alla fine, non si capisce a cosa stia andando a parare l'autore. Ho trovato l'uso di termini familiari e colloquiali molto interessante, con l'unica pecca che forse dovevano essere descritti più approfonditamente poiché fino a metà libro ero convinta che il "bool" fosse, erroneamente, una cosa negativa quando invece rappresenta una specie di "regalo" (però non ci metterei una mano sul fuoco, l'interpretazione è sfuggevole).
Fortunatamente tutti i quesiti trovano soluzione, anche se fino all'ultima pagina, si può avere il dubbio del contrario. Bisogna avere solo molta forza di volontà (o amore verso questo scrittore) per riuscire a raggiungere il finale.
La modalità di scrittura è, come sempre, piacevole nonostante la lentezza esasperante di alcuni punti e la difficoltà di seguire appieno alcune descrizioni molto prolisse.
Ho trovato la storia d'amore alle spalle molto bella e coinvolgente, un King davvero romantico e commovente in molti punti (anche se, personalmente, non al livello di 23/11/63) e non ho potuto fare a meno di sentirmi in sintonia con Lisey.
In sintesi direi che il romanzo sarebbe stato perfetto con alcuni tagli, ed io non sono tipa che disprezza i "mattoni" da 1000 pagine. È un esperimento e gli è riuscito solo in parte, ha potuto dimostrare a noi "fedeli lettori" che è capace di mescolare temi disparati facendo uscire un romanzo che non sia un pastrocchio. Non lo consiglio perché vi sono altri suoi libri più belli da leggere ma di sicuro non posso dire sia da buttare.