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LA GANG DEI GOLDMAN
La verità sul caso Harry Quebert è un libro che ho amato molto, stessa cosa posso dire di quest'altra opera di Dicker: è un genere completamente diverso, ma ha lo stesso stile di scrittura e la stessa capacità di tenermi incollata alle pagine.
Ritroviamo Marcus, che ormai scrittore famoso e acclamato, inizia a scrivere la storia della sua infanzia e adolescenza insieme ai cugini: Hillel, un ragazzino geniale tutto pelle e ossa e Woody, cugino promettente star del football. Insieme i tre cugini formano un trio inseparabile: nonostante la distanza che li separa, non perdono occasione per vedersi e riformare ogni volta la Gang dei Goldman. I tre ragazzi si sentono invincibili, si battono per degli ideali a loro molto cari: le ingiustizie, la politica, aiutare il prossimo soprattutto quando è più debole. Sentono di avere il mondo ai loro piedi e che niente li può fermare, soprattutto con l'arrivo di Alexandra, la ragazza di cui tutti e tre si innamorano. Purtroppo però piano piano la vita ci mette lo zampino e la Tragedia, viene annunciata sin dalle prime pagine, piomberà su di loro e sconvolgerà tutto.
La scrittura è impeccabile, il ritmo è scorrevole, c'è trasporto ed emozioni che traspaiono da ogni pagina.
Finire il libro mi ha lasciato un grande senso di nostalgia, sento già la mancanza di Hillel, Woody e Marcus che ne combinano una delle loro, 600 pagine mi sono letteralmente volate. Non so perché ma con una saga familiare così, ci vedrei bene un bel film anche se sicuramente non sarà mai all'altezza del libro.