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Wulf: Il lupo
Il superstite, Phobia, Incubo. Sono questi i tre romanzi di Wulf Dorn che ho letto e devo ammettere che non sono mai stato deluso.
Il titolo originale è "La notte appartiene ai lupi" ma un titolo diverso da "Incubo" non rende giustizia a questo romanzo.
La delicatezza con la quale l'autore mostra le debolezze psicologiche del giovane Simon, contrastano fortemente con le sue paure creando una tensione palpabile. La lotta interiore di Simon, contro le proprie paure, hanno creato in me uno stato d'animo di protezione nei confronti del ragazzo al quale mi sono affezionato sin da subito.
Non c'è nulla che non mi sia piaciuto del romanzo, che paragono – con l'intento di fare un complimento - a quelli di Sebastian Fitzek. I personaggi sono abilmente descritti e nulla, soprattutto ciò che non viene detto, è lasciato al caso. Non è semplice, infatti, descrivere un personaggio adolescente facendo emergere tutti quei lati che lo rendono malinconico, scontroso e nemico del mondo intero. Thriller psicologico sarebbe riduttivo considerando l'introspezione e la poesia espressa che lo colloca tra i romanzi migliori della mia classifica personale.
5 stelle per il romanzo che mi ha prvocato 5 millimetri di pelle d'oca per un finale scioccante.
"Veramente Simon non è qui. Loro hanno lasciato solamente il suo corpo."
"Loro chi? A chi ti riferisci?"
"Davvero non sai dove si trova adesso tuo fratello?"
"Dimmelo tu."
"E' nel bosco. Lo sanno tutti. Lo hanno preso i lupi."