Dettagli Recensione
TANTO STILE, POCA SOSTANZA
Un romanzo sobrio, a mio parere, questo Caos a Bruges.
Ritmo lento e pochissima azione, ma chi ha detto che debba sempre essere il contrario?
Corriamo già tutto il giorno per lavoro e impegni vari.
La trama è decisamente interessante, con un paio di cadaveri e attentanti dinamitardi nella sorniona Bruges, cittadina meravigliosa delle Fiandre, che si scoprono essere legati a un aggressivo piano finanziario e in qualche modo a strascichi dell’invasione nazista.
Ma la ciliegina sulla torta di questo giallo sono personaggi. Il commissario Van In, in particolare, è antieroe da manuale: beve come una spugna, sta per finire sotto un ponte, ha una compagna bellissima ma frequenta abitualmente una prostituta.
Anche se a volte fin esagerato, sembrato un protagonista capace di tenere la scena, ben coadiuvato nel compito dalla sua “spalla” Versavel, dichiaratamente omosessuale, e dalla dolce metà cornificata Hannelore, sostituto procuratore in carica.
Non un capolavoro intendiamoci, ma nel complesso una lettura scorrevole, in alcuni passaggi spassosa e nel complesso piacevole, vista anche la fluidità della scrittura di Pieter Aspe.
Tutto sommato, quindi, il giudizio è sicuramente positivo.