Dettagli Recensione
UN PO' SOTTO TONO...
Forse Glenn Cooper ci aveva abituati troppo bene, quindi le aspettative, quando si decide di prendere in mano un suo tomo per dedicarsi a qualche piacevole ora di svago, sono fin troppo alte.
O forse l'argomento, trito e ritrito da libri, film, racconti e via discorrendo, non ha proprio più nulla da dire.
Eppure era partito bene a mio modo di vedere, gli esperimenti del CERN di Ginevra, la Dottoressa Emily Loughty catapultata in una dimensione parallela per colpa di un collega senza scrupoli, l'approdo sulla Terra di un "individuo" sconosciuto al suo posto, pronto a creare scompiglio tra i vivi, il prode fidanzato che decide di replicare l'esperimento, collocandosi nel posto preciso in cui si veniva a trovare l'adorata al momento della sparizione, per raggiungerla.
Tutto sembra filare liscio, le pagine scorrono, aumenta il desiderio di scoprire questo nuovo luogo, appunto l'inferno, nel quale i nostri paladini si sono ritrovati loro malgrado.
Tuttavia, seguendo le disavventure di John Camp, questo è il nome del nostro moderno Rambo infernale, per salvare la sua amata Emily in questo luogo di perdizione, ci scontriamo con l'aridità della fantasia di uno spento Cooper, che non ha saputo fare di meglio che ridisegnare un'epoca passata, come il Medioevo, infarcendola di personaggi storici tra i più disparati, da Garibaldi, a Caravaggio a Rosbespierre a Enrico VIII ecc.
Ad un cero punti mi sarei aspettato di veder spuntare anche Batman o l'uomo ragno, per fortuna questa l'autore ce l'ha risparmiata.
Del finale non voglio dire nulla, speriamo solo che nel seguito (si tratta infatti del primo capitolo di una trilogia) le cose migliorino e Glenn Cooper ci stupisca, come ha fatto in molti altri casi, inventando qualcosa di VERAMENTE originale.
Per ora è un nì...