Dettagli Recensione
bottiglia con vista
Rachel è una pendolare alcolizzata a tratti e paranoica costantemente. Stesso treno, stesse facce, stessa coppia che osserva dal finestrino. Fino al giorno in cui vede qualcosa di diverso, che cambierà la sua vita.
Nonostante i thriller non facciano parte dei miei romanzi preferiti, ho divorato questo in un paio di giorni, non tanto per il contenuto in sè, ma per la scorrevolezza del linguaggio. Trattandosi di un romanzo dove le diverse protagoniste narrano in prima persona, il linguaggio non può che essere semplice, diretto, immediato. Ed è questo che attrae il lettore fino ad immedesimarsi nei pensieri delle 3 donne, non patteggiando per nessuna in particolare, ma diventando empatico con tutte allo stesso modo.
Finale non proprio inaspettato, se devo trovare un tasto dolente.
Ho apprezzato la scelta di narrare al femminile col punto di vista delle 3 donne, con sentimenti diversi, pensieri diversi e sensibilità diverse. (e allo stesso tempo non ho molto apprezzato come ne escano, invece, gli uomini, da questo romanzo: escluso il poliziotto, gli altri: pessimi, quasi psicopatici)
Incuriosita dalla trasposizione cinematografica, probabilmente andrò a vederlo.