Dettagli Recensione
SOLITUDE CREEK
Un concerto, una moltitudine di persone. Del fumo, il panico, la ressa. Morti e feriti.
Una tragedia? Un attentato? Un piano premeditato nei minimi dettagli?
Dopo poco lo schema si ripete: folla, evento scatenante ansia generale, mandria di persone che diventano un unico grande sciame che travolge tutto e tutti. Risultato? Sempre lo stesso: morti e feriti.
Ma chi si diverte a creare il panico? Uno psicopatico? Un killer?
E' Kathryn Dance l'agente chiamata a far luce su questi casi; sarà lei a dover trovare il responsabile di queste tragedie, giostrandosi tra vita professionale e vita privata, la seconda non meno complicata della prima.
Jeffery Deaver non ha bisogno di presentazioni; i suoi thriller sono un susseguirsi di colpi di scena e suspence, con protagonisti carismatici e particolari, ma.... ma questo libro nello specifico non mi ha colpito positivamente. Parte molto lento, è molto descrittivo e spesso si perde in dettagli futili.... dopo ben duecento pagine inizia ad essere interessante e ci si ritrova nei ritmi serrati a cui Deaver ci ha abituati; nel complesso però il risultato finale è poco soddisfacente e al di sotto delle aspettative.
Un vero peccato.