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Il paziente prigioniero
La lettura si apre con una fuga. Non si sa da cosa e non si sa da chi, ma si capisce molto presto che questo uomo ha qualcosa da nascondere. Ed il ritmo si fa presto serrato, la morsa si stringe e subito ti si appiccica addosso una sensazione di inquietudine che difficilmente si può spiegare ed ancora meno si può dimenticare. L’uomo resta ferito e si risveglia in una fattoria dove qualcuno si è preso cura di lui, salvandogli la vita. In un alternarsi tra presente e passato, comprendi poco alla volta tutta la sua solitudine e arrivi a conoscere la sua storia, ma proprio mentre il suo passato piano piano ti si chiarisce, nel suo presente, che è l’universo isolato della fattoria in cui si ritrova, si creano mille ombre. Perché la fattoria è una macabra serie di matrioske, e mentre ad ogni pagina pensi di aver raggiunto l’ultimo segreto, scopri invece che al suo interno ce n’è un altro ancora più terribile ed inquietante. Ritmo elevato, storia originale, lettura piacevolmente angosciante.