Dettagli Recensione
Povere le donne..
Letto tutto d’un fiato, dopo aver superato la barriera delle prime 50/60 pagine. Occorre innanzitutto fare una premessa, senza cadere nel femminismo. Vorrei descrivere quanto la società attuale faccia ancora discriminazioni tra uomo e donna, quante notizie, quasi giornalmente, parlano di violenze o di omicidi che hanno come vittime le donne, quante volte l’innocenza dei bambini viene violata. Io ne rimango sconvolta e mi chiedo quanto ci vorrà ancora per cambiare questa situazione. Quindi ogni storia in cui siano coinvolte delle donne, mi tocca profondamente nell’anima, pensando che avrei potuto essere una delle tante storie che vedo e che sento.
Detto questo, veniamo al libro: una famiglia composta da tantissimi soggetti (e bisogna ringraziare Larssen per l’albero genealogico che ha inserito..), tanto da perdere il filo, ognuno con caratteristiche distinte e particolari.
Un colosso mediatico che si scontra con un colosso industriale. Una ragazza controversa, Lisbeth, molto intelligente ma assolutamente contro le relazioni sociali, di cui ci si innamora immediatamente per come riesce abilmente, tramite conoscenze informatiche, ad incastrare squali travestiti da conigli. Un giornalista che riuscirà, nonostante una condanna per diffamazione, a diventare famoso e ad essere acclamato dalla folla.
Più di 650 pagine di libro (sarebbe stato bello anche con un centinaio di pagine in meno..), ma che portano il lettore ad andare avanti senza interruzioni, vedendosi delineare uno scenario macabro e inaspettato che lascerà senza parole.