Dettagli Recensione

 
La regina dei castelli di carta
 
La regina dei castelli di carta 2009-04-22 01:28:36 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    22 Aprile, 2009
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Grazie Stieg

Il commento più giusto che si può fare di questo terzo romanzo della serie non può prescindere dai precedenti a cui è quasi indissolubilmente legato. Vero che il primo (Uomini che odiano le donne) tratta una storia diversa, ma introduce in maniera splendida i personaggi. Il secondo è a mio parere il migliore , qui appunto abbiamo la conclusione e questo è l'unico limite del libro , il più della storia è già stato raccontato, si è già seminato, ora si raccoglie. Chiaro, un giallo- spionaggio che dura circa 1500 pagine in tutto (sommando la "ragazza che giocava con il fuoco" e "la regina...") può indurre a pensare ad un bel "polpettone" indigesto. Invece ho praticamente divorato i due libri in poco più di una settimana, e questo è un merito dell'autore. Non sono libri perfetti, ognuno può trovare delle parti in cui l'autore si dilunga troppo o è poco convincente (capita quando si lavora di fantasia...)tipo i continui break a base di caffè e tramezzini, il sesso disinvolto , le impronunciabili strade di Stoccolma e una protagonista alla quale in certi momenti "fa un baffo" pure Ethan Hunt di Mission Impossible...

Però non ci si stacca dal libro e alla fine , ci si affeziona ai personaggi, allora puoi dire che chi scrive è stato veramente un grande perchè non si è limitato a scrivere una storia intrigante ma la sua penna ha dato vita ai personaggi, li ha resi convincenti , veri. Cosa questa che spesso manca a scrittori anche molto bravi (Follet in certi romanzi per esempio)che creano storie ben costruite ma con personaggi che sono come fantasmi e ...svaniscono e si dimenticano appena chiudi il libro.

Larsson è scomparso prima di godere del giusto tributo per il suo lavoro e non leggeremo altri suoi libri purtroppo, un bellissimo libro che ho letto anni fa e parlava di un ragazzo strappato alla vita molto giovane da una terribile malattia si intitolava "Non quanto...ma come..." riferendosi al fatto che è più importante come si vive il tempo che ci è dato piuttosto che quanto ... VERO! beh caro Stieg non importa quanto hai scritto ...ma come...Grazie !

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