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finale amaro
Eccoci qua: al detective Bosch manca solo un anno alla pensione, quando viene affiancato ad una giovane recluta Lucia Soto o "Lucky Lucy" come è stata soprannominata per il sangue freddo mostrato durante una sparatoria. Nonostante sia alle prime armi, si rivela molto portata: è molto scrupolosa, perspicace, instancabile, insomma una Bosch in gonnella. L'indagine risale a un fatto avvenuto 20 anni prima anche se la vittima è deceduta da poco, a questo si aggiunge un'altra indagine su un incendio doloso avvenuto anch'esso 20 anni prima, pallino fisso della giovane Soto, visto che lei stessa ne è uscita viva per miracolo.
Il thriller è veramente ben strutturato, un indizio dopo l'altro, una volta iniziato non si vede l'ora di sapere come va a finireLo stile di Connelly è come al solito efficace: non si perde in inutili ragionamenti, è chiaro, diretto, ottimo per un thriller. Bosch è Bosch, chi come me è un suo accanito fan, è sicuramente rattristito dall'idea del suo prossimo pensionamento. Vedendo poi com'è andato a finire questo libro, non si può che intristirsi ancora di più e provare una profonda amarezza per il sistema e per come vanno le cose a volte. Bosch ci sarà ancora nella prossima indagine?
Forse è un'idea assurda ma non so se l'introduzione del detective Soto, così in gamba così simile e Bosch, sia un modo per dare avvio a una nuova serie con una nuova protagonista che forse non ci farà rimpiangere il precedente. Non posso però nascondere che l'idea che presto o tardi dovrò salutare Bosch, personaggio che mi ha accompagnato in molti anni di lettura, mi metta una profonda tristezza!