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Non l'ho mai detto
 
Non l'ho mai detto 2016-08-18 14:13:23 Pelizzari
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    18 Agosto, 2016
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Buono, Cattivo, Cattivello

Tutto ruota attorno a questa formula, un ricordo che emerge da una seduta ipnotica, senza motivo e senza che Amber, la protagonista di questo giallo, ne conosca lei stessa l’origine ed il significato. E’ un ritornello che diventa quasi un’ossessione per tutta la lettura, in quanto fa da sottofondo ai giorni, pervasi dall’inquietudine e dalla paura, in cui ci ritroviamo catapultati. L’incipit del libro è buono, ma entri talmente tanto lentamente nella storia che, se non avessi letto la trama prima, capiresti poco. Amber non risulta un personaggio gradevole, forse più per lo stile con cui viene raccontata: tantissimi, troppi dialoghi interiori ed un’autoironia, un po’ troppo accentuata, che diventa quasi fastidiosa. La casa di Jo, con una quantità impossibile di persone, aumenta la confusione dei personaggi e dei ruoli. Le vicende private dei poliziotti e dell’ipnoterapista complicano inutilmente l’inanellarsi della vicenda. Quello che però mi ha più colpito, in negativo, è il capitolo finale in cui viene spiegato, da parte del poliziotto che l’ha scoperto, il movente del doppio delitto, perché più che non un capitolo illuminante, che incatena e collega e motiva eventi come mai avresti pensato, mi è sembrato un autocompiacimento dell’autrice proprio per aver scovato qualcosa di assurdo ed i modi più strambi per concatenare questo qualcosa di assurdo a tutto ciò che hai letto in precedenza. Senza la sua penna, nessun poliziotto, sono sicura, ci sarebbe mai arrivato. E’ un libro che mette in evidenza le contorsioni della psiche che sono un tratto distintivo dei suoi romanzi, così come i titoli che genericamente iniziano con un “non”, ma devo ammettere che, eccetto per le figure delle due bambine pseudo-adottate, che sono i personaggi a mio avviso meglio riusciti, soprattutto per come viene raccontato il rapporto fra le due, per dirla alla maniera dell’autrice, “non mi è piaciuto e non lo consiglio”.

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Commenti

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andrea70
10 Luglio, 2020
Ultimo aggiornamento:
10 Luglio, 2020
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Non l'ho letto, mi sono bastati un paio di suoi romanzi precedenti della serie "vorrei ma non posso", Sophie Hannah ha buoni spunti iniziali resi vani dal fatto che sostanzialmente non sa scrivere....
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