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Un libro che incendia l'animo
Tess Gerritsen – Il battito del sangue
“Il battito del sangue” di T. Gerritsen (edito Longanesi) è un romanzo thriller in piena regola, capace di incatenare il lettore al libro. L’autrice, già ben nota nel mondo letterario con i suoi “medical thriller” tradotti in ben 35 lingue diverse e con più di 25 milioni di copie vendute in 40 nazioni, non perde un colpo con questa novità editoriale. Il suo modo di scrivere crea il giusto climax che crea dipendenza, mantenendo alta la tensione narrativa.
Il romanzo è ambientato in Italia, in una Venezia brillante e sfaccettata; ciò dimostra l’amore che l’autrice ha sempre avuto per l’Italia.
La struttura del libro è equamente divisa in due parti: la prima protagonista presentataci è Julia, donna contemporanea, musicista, madre, moglie, vive a Brooklyn con la sua famiglia. Il secondo protagonista è il giovane Lorenzo: musicista in erba, ebreo, violinista e futuro compositore che non scampa ai nazisti ma la sua musica sarà una salvezza.
La storia racconta della giovane giornalista Julia che vive la sua vita da musicista tranquillamente, con il suo gruppo va a Roma, in Italia, per un concerto. Qui, dopo il concerto, ne approfitterà per conoscere meglio la capitale italiana e, per puro caso, entra in un vecchio negozio antiquato dove trova uno spartito di nome “Incendio”. Come presa da un impulso irresistibile, lo compra nonostante il prezzo spropositato. Una volta a casa, proverà a suonarlo, nonostante la difficoltà, davanti alla piccola figlia. Misteriosamente, la bimba sembra avere delle strane reazioni davanti a quel brano e così, Julia e il marito, faranno diverse indagini per capire il mistero. Contemporaneamente alla storia di Julia, inizia la storia di Lorenzo: i suoi esordi come musicista fin da bambino, lo splendido violino regalatogli dal nonno e poi la storia d’amore appena accennata con Laura, stroncata, però, dalla violenza nazista. La trama del “Il battito del sangue” è complessa, ricca di viaggi e di misteri che Julia dovrà cercare di districare, scoprendo anche una nuova parte di sé alla fine.
Il tema principale è quello della musica, ricorrente ovunque, filo conduttore fra le storie di Julia e Lorenzo, l’uno il continuo dell’altra. I due protagonisti sembrano molto diversi fra loro: Julia è una musicista, sicura di sé, donna contemporanea; Lorenzo è un giovane musicista ancora timido ma con un gran talento e sarà proprio quel talento a tenerlo vivo nel campo di smistamento nazista di San Sabba. Entrambi i protagonisti, però, hanno una forte tempra di fronte alla difficoltà: Julia rischierà di perdere la famiglia, gli affetti a causa anche del suo passato familiare; Lorenzo rischia di perdere tutto a causa dei nazisti ma grazie alla sua passione per la musica e il suo amore, rimarrà se stesso. I personaggi di “contorno” sono tanti e vari ma quelli che meritano di essere citati sono senz’altro la figlia di Julia, Lily, protagonista in secundis nel dramma della madre, e il marito, Rob, che viene descritto perfettamente come il freddo economista. Figura di spicco nella storia di Lorenzo è la sua violoncellista, da lui amata, Laura.
Lo stile utilizzato è perfettamente consono ai due personaggi, le descrizioni dei paesaggi sono ricche, chiare e non annoiano mai e, inoltre, dimostrano l’enorme amore che l’autrice ha per l’Italia ma, in particolare, per Venezia. L’autrice è stata perfettamente in grado di creare due protagonisti, mostrandoli al lettore a 360°, facendolo affezionare il lettore. Come spesso accade nei romanzi Tess Gerritsen, ci si immedesima profondamente nei personaggi e la struggente storia di Lorenzo nella Risiera di San Sabba fa molto riflettere. Il climax della storia è proprio con Lorenzo, quando in momento di disperazione, nella notte, scrive un testo e in questo punto cruciale l’autrice da il meglio di sé: sembra quasi di vedere questo ragazzo che, affacciato ad una specie di grata, dopo una giornata di lavoro da musicista per uomini nazisti e fascisti, compone sentendo una musica nella sua testa, pensando alla sua amata.
Il significato di tutta la storia è interpretabile da persona a persona, però, penso sia chiaro a tutti che l’autrice abbia voluto far capire come anche in una situazione disperata, soprattutto in queste situazioni, nascano cose grandiose.