Dettagli Recensione
è LA MENTE IL NOSTRO LUOGO
Un libro magico come questo Dio di illusioni di Donna Tartt è difficile da trovare e quando lo leggi ti lascia sia il dolce che l'amaro in bocca.
Dio di illusioni: chi è il Dio qui? Un professore di greco colto ed eccentrico nella sua freddezza che stimola i suoi studenti ad osare? Un ragazzo che crede di dover vivere la vita oltre ai limiti? Oppure il nostro Dio è la nostra anima a cui diamo ascolto quasi senza pensare?
Sì perchè in questo racconto, in questa storia segreta (il titolo originale è "The secret history") il protagonista non è l'uomo ma la passione, la voglia di vivere e di morire, la voglia di essere e di non essere e l'amicizia che va oltre ogni limite in tutti i sensi.
Richard ci narra la sua esperienza come studente di greco in una classe di eletti, coloro che sono stati ammessi dal professor Jullian Morrow, un uomo essenzialmente devoto a se stesso ma con una grande influenza sui suoi ragazzi a cui insegna il greco antico e il passato rendendolo affascinante agli occhi dei suoi studenti ricchi e viziati.
Richard è il più sfortunato dei sei perchè non è nè benestante nè adorato dalla sua famiglia ed è una persona abituata ad arrangiarsi e per questo è ancor più affascinato dai suoi compagni di classe che osserva e ammira finchè non diventa loro amico, senza riuscire però a levarsi di dosso quella strana sensazione come se non fosse pienamente parte di loro.
Henry è il ragazzo d'oro e d'ombra, un grande studioso quasi maniacale e devoto alla cultura degli antichi greci fino all'ossessione; Francis è la persona più pigra ed eccentrica con tendenze sessuali particolari e la mania dell'essere malato di qualcosa; Charles e Camilla due gemelli affascinanti legati da qualcosa di più del legame fraterno; Bunny, un ragazzotto spavaldo e rumoroso che prende la vita con troppa leggerezza.
La storia si evolve partendo da un episodio particolare, una specie di rituale degli antichi in cui perde la vita un uomo, un contadino, ed Henry insieme a Francis, Charles e Camilla sono gli autori del delitto anche se non si viene bene a conoscenza di come è accaduto il fatto. Questo porterà a un cambiamento degli equilibri delle amicizie di questo ragazzi, la reazione dei due esclusi del rituale (Bunny e Richard) sono diverse quasi opposte e queste determineranno il corso egli eventi e lo svilupparsi del resto della storia.
Può l'amicizia spingersi verso limiti che non sono ritenuti normali? Può un ragazzo reggere il peso di un delitto sia che sia stato il carnefice o anche solo uno spettatore? Queste sono le domande che mi sono posta durante la lettura e a cui ho avuto risposta, in un racconto così elegante e fine che mi ha lasciato scombussolata e che dopo giorni ancora m fa pensare.
La diversità delle classi sociali è qui evidenziata dalla vita e anche dalle linee di pensiero dei giovani, come se chi fosse più economicamente sistemato potesse osare e poi redimersi con i soldi oppure fuggendo in luoghi lontani, ma la realtà è che un evento drammatico si attacca a tutti e non ci lascia più perchè la vita è preziosa, sia nostra che altrui.
I personaggi sono affascinanti e me li immagino seduti oziosamente in un aula, ginocchia accavallate e aria annoiata mentre dentro la loro mente vorticano pensieri che non si osano pronunciare.
Il finale è triste e tutti subiscono le conseguenze del loro stile di vita, sembra quasi che ci sia una piramide con i vari scalini di conseguenze delle azioni di questi personaggi.
Questo libro mi ha fatto innamorare e conoscere la grandissima Donna Tartt una scrittrice davvero raffinata e sicuramente leggerò gli altri suoi due libri finora pubblicati.
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Commenti
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Concordo con te un vero capolavoro! Dopo la tua recensione mi sono decisa ad iniziarlo subito e ho fatto bene!
Marta
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