Dettagli Recensione
Crescendo Wagneriano
Il libro inizia lento, per un centinaio di pagine Larsson sparge la benzina, poi all'improvviso butta il fiammifero ... e parte un racconto che brucia pagina dopo pagina fino alle ultime 60-70 pagine che ti ...seccano la gola ! Un vero crescendo wagneriano con il finale che...oppps non dico nulla ...
Il personaggio di Lisbeth Salander mi era già piaciuto nel precedente racconto, qui l'autore completa l'opera e definisce un ritratto splendido di una ragazza chiusa e ostinata, geniale , quasi sociopatica, vendicativa , generosa ...insomma assolutamente unica!
Interessanti le digressioni sulla passione della protagonista per la matematica più complessa quasi a voler significare che in fondo, lei lotta per essere una variabile impazzita e non la remissiva radice che soddisfa un'equazione fatta di soprusi e ingiustizia. Forse Larsson si è parecchio dilungato o riproposto sulle abitudini alimentari (pessime!!eh eh) dei protagonisti ma sicuramente ha costruito un romanzo avvincente, a me è piaciuto molto più del precedente.