Dettagli Recensione
Non sbaglia un colpo!
Non posso credere di aver già finito di leggere questo libro... E ora quanto dovrò aspettare per il prossimo?
Queste sono le prime parole che ho pensato appena ho finito di divorare "La via del male". Non c'è nulla da fare, la scrittura della Rowling si riconosce di lontano: il suo stile fluido, la sua bravura nell'alternare elementi macabri a studi introspettivi, insomma la sua forza nel tenerti incollato fino all'ultima pagina. E anche questa volta non delude, anche se devo ammettere che fra i tre di Galbraith questo al momento è quello che mi è piaciuto un pochino meno: pur essendo un ottimo libro, concordo con chi ha detto che manca un qualcosa, un po' di suspense forse. Resta comunque un ottimo thriller da leggere trattenendo il fiato fino all'ultima riga.
Robin e Cormoran sono ormai entrati nei nostri cuori: lui coi suoi modi di fare molto rudi, che però nascondono un gran cuore, lei con la sua forza e determinazione che celano una grande fragilità interiore (e qui scopriamo anche perché). Vengono descritti e caratterizzati così bene, che ormai ci sembra che siano vecchi amici che conosciamo da sempre, ed anche questo è un punto a favore dell’autrice.
Il thriller, così come i due precedenti, non è strutturato su elementi scientifici e tecnologia, ma è un giallo alla vecchia maniera, basato su indizi, su parole dette qua e là che poi sta al lettore rimetter insieme, un giallo alla Agatha Christie insomma.
Anche secondo me il finale è un po’ troppo frettoloso, avrei gradito qualche spiegazione in più, soprattutto visto anche la trama del libro. Lo consiglio comunque, e rimango in fremente attesa del prossimo!