Dettagli Recensione
Il troppo storpia
Una casa di accoglienza per ragazze disadattate e’ terreno fertile per un assassinio. Specialmente quando cala la notte ed un fruscio attira l’attenzione dell’infermiera di guardia. Poi la sensazione di una presenza diviene un’ombra e l’ombra una figura letale i cui passi galoppano alle spalle , tra i latrati disperati del cane un’arma colpisce con accanimento, fino alla fine.
Miranda non si e’ mai mossa dalla sua camera, il volto irriconoscibile per la violenza subita si cela dietro le mani che lo coprono, come se si stesse nascondendo, non guardare.
Trama inizialmente avvincente che inforca numerose storie parallele, piu’ o meno indispensabili allo snodo del thriller. Ne consegue un polpettone in cui sono stati mischiati troppi ingredienti e la digestione prosegue a rilento. Non mancano gli abusi sui minori e frequenti pause per il sesso, sedute spiritiche, delitti irrisolti , rivelazioni sull’oscuro passato dell’ispettore Joona Linna , piu’ che un bel thriller mi e’ parso di visionare senza sosta tutte le puntate in format sudamericano di una telenovela ambientata in terre svedesi.
Tecnicamente potrebbe essere anche una scelta vincente : sviluppa qualsiasi argomento contemplabile ed esaudisci le aspettative di ogni lettore. Purtroppo quest’accozzaglia a me non piace, mi annoia, aggiungo che io che non individuo un assassino manco davanti ad una confessione scritta qui a meta’ libro impugnavo una certezza.
Bello a chi piace, io decreto la mia incompatibilità coi Lars Kepler .
Indicazioni utili
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- no