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L'illusorio numero dodici
Ellery Queen scrive di Ellery Queen.
Non parliamo di un detective realmente esistito che racconta di sé e delle proprie indagini. E' il contrario: due cugini newyorkesi si dilettano ad inventare e raccontare – per 35 romanzi – un detective del quale, non contenti, assumono il nome come pseudonimo. Si realizza, in questo modo, il curioso effetto di un detective che risulta essere anche narratore delle proprie vicende.
Spettacolare prima ancora che verosimile. Questo è Ellery Queen e il senso della sua sfida con il lettore: i casi investigativi sono veri e propri rompicapo ad incastro. Una caratteristica che distingue nettamente Mr. Queen da altri colleghi anche più famosi, come Sherlock Holmes o Hercule Poirot.
La trama di “Colpo di grazia” non è facile da riassumere. Fortunatamente, trattandosi di un giallo, si è obbligati a fare esattamente il contrario, e cioè evitare di dilungarsi per non rovinare il piacere della lettura.
E' sufficiente ricordare che il nocciolo del racconto si colloca nei dodici giorni che separano il Natale del 1929 dalla mezzanotte della successiva Epifania. Nella villa di Arthur Craig, situata nell'innevato paesino di Alderwood, giungono dieci ospiti – tra cui il buon Ellery – per festeggiare, oltre al Natale ed al Capodanno, vari avvenimenti che riguardano il giovane John Sebastien junior. Compiendo venticinque anni il 6 gennaio 1930, egli erediterà l'intero patrimonio lasciatogli dal padre un quarto di secolo prima, quel John Sebastien senior morto in tragiche circostanze appena una settimana dopo la nascita del figlio. In tutti questi anni Arthur Craig è stato, per volontà testamentaria, il tutore del giovane pupillo di casa Sebastien.
Dodici giorni che dovrebbero essere un concentrato unico di eventi festosi. Invece, la storia della sfortunata famiglia Sebastien ritorna dal passato e si impadronisce di quella villa nella quale sono rinchiusi quindici individui: il padrone di casa, il giovane rampollo, dieci invitati e tre persone della servitù. I dodici giorni si tramutano in un incubo caricato ad orologeria.
Spettacolare prima ancora che verosimile, si diceva.
“Colpo di grazia” parte subito con la marcia alta: dentro villa Craig, abbandonata in parte, e in parte disabitata, sono rinchiuse dodici persone che sembrano avere qualcosa in comune (vi ricorda qualcosa?). Ma chi è il Babbo Natale che, con gran sorpresa dei presenti, distribuisce gioielli raffiguranti tutti i segni dello zodiaco? Nessuno dei dodici... E chi è la persona anziana che viene ritrovata cadavere nello studio-biblioteca? Una sorta di tredicesimo ospite all'insaputa degli altri: nessuno lo conosce e nessuno sa dire come sia arrivato sin lì (tantomeno in quali circostanze e da chi sia stato ucciso).
Da qui si parte alla scoperta di una serie di pacchi-dono (uno al giorno) dal significato piuttosto macabro e si va verso una spiegazione che, almeno in parte, può essere prevedibile. Il tutto per una storia gialla che ha un prologo ed un epilogo comunque particolari: l'antefatto della storia risale all'inizio dell'anno 1905 e, passando per le festività tra il 1929 e il 1930, la conclusione si materializzerà solo nel 1957. Sarà allora che Ellery Queen – ripensando alla vicenda per una coincidenza fortuita – avrà in mano la chiave del caso e il nome dell'assassino.
Consigliato a chi, più che cercare gialli di pregio, ama cimentarsi nella risoluzione di casi investigativi.