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Attrazione fatale dal sapore malinconico
È il primo Simenon che leggo e mi domando: sono tutti così belli o sono stata fortunata ad iniziare da uno dei suoi migliori?
Mi sono sentita completamente coinvolta...mi ha conquistato questo modo di presentare la storia...con continui flashback, ricordi, dialoghi ripetuti e ripetuti per sottolinearne l'importanza, per dimostrare come tutto possa precipitare semplicemente per non aver dato il giusto peso a delle parole!!!
Ho apprezzato il fatto che l'accento non fosse sulla sfumatura "gialla" della storia, ma sull'introspezione e la psicologia dei personaggi.
Ho trovato un certo sapore malinconico...
La cosa strana è che, ai miei occhi di lettore, appare abbastanza chiaro come si siano svolti i fatti, eppure...
Il finale ti spiazza, ti intristisce, ed insieme, ti terrorizza perché comprendi che non c'è davvero limite alla follia e all'ossessione!!!
Una sorta di "attrazione fatale" ante litteram...
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Commenti
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Io, per ora, ho letto questo e "Lettera al mio giudice"...entrambi molto molto belli.
Continuerò.
Invece per me "L'orologiaio di Everton" è stato uno dei pochissimi Simenon che non mi hanno entusiasmato e che ho fatto fatica a terminare di leggere:)
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