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Storia di una margherita sopravvisuta
Questo libro è la macchina del tempo della protagonista: un viaggio tra la ragazzina arrabbiata, la "sopravvissuta" (per uno scherzo del destino e della sua biologia) a un crudele omicida e la donna che ora deve riaffrontare tutto, per liberare un innocente e trovare il vero colpevole.
Tessa si dimostra forte, cerca di essere il più distaccata possibile, sopratutto per la figlia Charlie, ma mano a mano che la storia procede, i suoi dubbi e paure diventano più forti fino a sparire totalmente e liberare noi e lei dal trauma dell'infanzia.
Tessie, allo stesso modo, era una ragazzina fredda e diffidente, che vuole tenersi tutto dentro e non vuole rivelare nulla neanche allo psicologo che la guida prima e dopo il processo. Rimasta per un periodo cieca per lo stress emotivo, la sua forza è l'amica Lydia, personaggio fondamentale nel finale, dove incarnerà la freddezza e distacco di Tessa.
La struttura del romanzo è un'alternarsi tra Tessie e Tessa, ieri e oggi, tra i dialoghi e le bugie allo psicologo e l'indagine condotta dalla stessa ex traumatizzata ragazzina. Il finale poi è assolutamente inaspettato e lascia un leggero dubbio al lettore (dubbio assolutamente benvenuto!).
Degli altri personaggi non conosciamo molto e persino del crimine in se intuiamo qualche dettaglio, ma è lasciato quasi tutto alla fantasia del lettore, il che rende il romanzo e il crimine ancora più terrificanti.
Le margherite dagli occhi neri sono il filo conduttore di tutto il romanzo, creano uno stress crescente fino all'ultimo. Arriviamo ad odiarle, anzi, a temerle, quanto Tessa.
Ah, a breve uscirà il film. Non dico altro!