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Le quattro casalinghe di Tokyo
 
Le quattro casalinghe di Tokyo 2016-05-27 19:28:14 Antonella76
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    27 Mag, 2016
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Quattro donne...a pezzi.



Quattro donne.
Quattro colleghe.
Quattro vite messe a dura prova.
Quattro anime insoddisfatte alla ricerca di una via di fuga, di riscatto.
Yaoyoi, Masako, Yoshie e Kuniko "sono" tante cose...ma casalinghe proprio no.
Non lo sono.
Il titolo è fuorviante, il termine "casalinghe" è utilizzato impropriamente per indicare una posizione sociale di inferiorità, di sottomissione al potere maschile, di silenziosa frustrazione nei confronti di una società che non permette la realizzazione lavorativa di una donna.
Le protagoniste di questo romanzo non sono amiche, non nel senso comune che diamo a questa parola, e tutto quello che faranno l'una per l'altra non sarà espressione di solidarietà, amicizia, empatia, sentimento...sarà soltanto l'occasione per cambiare le loro tristi esistenze, fatte di incomunicabilità familiare, ingratitudine filiare, assistenze forzate, possibilità economiche ristrettissime ai limiti della sopravvivenza, rifiuto della realtà con conseguente alterazione della percezione personale.
Con questi ingredienti la Kirino ci prepara un piatto, a mio parere, delizioso, raffinatissimo, saporito e stuzzicante...per quanto a tratti indigesto.
Una scrittura chirurgica, che indaga, scava, analizza, viviseziona (e non in senso metaforico a volte) ogni aspetto di tutti i personaggi, di tutte le situazioni, non lesina sui particolari, ma non tedia con inutili descrizioni.
Tutto è funzionale, e tutto funziona.
Un intreccio impeccabile, costruito con un ritmo pacato, ma incalzante.
Non ci sono colpi di scena, ritmi frenetici, situazioni adrenaliniche, ma non puoi fare a meno di sentirti coinvolto dalla storia, dai personaggi, perché l'autrice ti fa entrare nella loro "testa".
Ed è proprio grazie a questo grande lavoro di introspezione psicologica che si viene a stemperare l'aspetto trucido, violento e macabro della storia.
Ma quanto può essere alto il prezzo da pagare per riscattare una vita di rinunce, priva di affetti, dove anche la dignità è calpestata?
Quanto può essere profonda quella parte "nera" che inconsapevolmente celiamo dentro di noi?
Ma una volta aperto il coperchio delle tenebre interiori, non c'è più possibilità di ritorno...c'è solo l'inferno ad attenderti.
Irrimediabilmente.

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Commenti

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E' piaciuto molto anche a me, ma l'intervento era per farti in particolare un applauso al titolo. Bellissimo !!!
Grazie....
Diciamo che solo chi lo ha letto "coglie" il senso!!!
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