Dettagli Recensione
It è ovunque...
Come primo libro ho scelto di recensire proprio It, iniziato quasi per caso e probabilmente anche per una certa curiosità verso questo libro.
Per prima cosa mi sento in dovere di precisare che a mio avviso si tratta di un grandissimo capolavoro, anche se non conosco bene questo genere quindi potrebbero benissimo esserci moltissimi libri superiori ad esso a mia insaputa, ma ne dubito.
In questo titolo forse, la chiave per la grandissima riuscita di tutto ciò, è stata l'essere assai prolisso si Stephen King e questa è la mia prima convinzione, perché è riuscito tramite l'esposizione di tutti i possibili dettagli a creare immagini vivide nella mia mente, permettendomi di immedesimarmi in maniera ottimale nelle varie vicende. Non bisogna dimenticare i nostri protagonisti, anch'essi perfettamente descritti e con dei caratteri e dei comportamenti che a mio avviso è difficile non amare.
L'altro fattore che a mio avviso ha determinato il grande successo di It, sono i temi trattati che sono i più disparati e vanno dal tema adolescenziale con tutte le relative diramazioni, l'amicizia, l'amore, la visione del mondo adulto da parte di dei ragazzini, la maturazione e così via...e tutti ciò da a questo libro un buon peso per quanto riguarda anche i contenuti.
La cosa che però più mi ha colpito è il "Club dei Perdenti", ovvero il gruppo di ragazzini protagonisti del libro, che mostra moltissime facce di possibili problemi che vanno a crearsi nell'età adolescenziale e che molto spesso sono motivo di bullismo nella nostra società. Ogni ragazzino ha i propri difetti, che non sto ad elencare visto che andrei sicuramente a semplificare troppo il tutto senza rendere pienamente giustizia ad essi, ma sono accomunati tutti da una cosa. Sono perseguitati dai bulli, e poi si scoprirà che tutti hanno visto almeno una volta It.
Che dire di It, in poche parole è difficile da delineare esattamente ciò che è It...forse addirittura non è possibile. It è ovunque, persino dentro tutti noi.
It è la paura e tutte le nostre debolezze.
Ma non voglio rubarvi altro tempo, non mi resta altro da dire oltre al fatto che S. King è riuscito a creare un gran lavoro che è incalzante, riesce a lasciarti estremamente teso in alcune situazioni ma che risulta essere tutt'altro che scontato e banale.
Quindi che dire, spero che decidiate di affrontare questa lettura senza lasciarvi spaventare dalla mole dell'opera perché è veramente un peccato non leggere un libro del genere, che alla conclusione lascia un vuoto e un senso di perdita veramente grande.
Buona lettura