Dettagli Recensione
Clay e i telepazzi
Cell di Stephen King si è rivelato un libro fantastico.
In una giornata di ottobre il mondo di Clayton Riddell viene improvvisamente stravolto da un Impulso trasmesso via telefono cellulare alla popolazione, quindi tutti coloro in possesso di un telefono impazziscono e diventano aggressivi, parlano una lingua sconosciuta e sembrano dei primati senza freni.
Queste nuove creature (un mix tra zombie e morti viventi) inizia a dominare il mondo e i pochi normali rimasti sono costretti a sopravvivere.
Noi viviamo il tutto attraverso gli occhi di Clay che, oltre a sopravvivere, è alla ricerca del figlio rimasto a casa nel momento dell'Impulso.
Nella crociata di Clay possiamo vedere come vanno le cose e l'evolversi di questo virus che resetta le persone, mutazione evidenziata dal modo in cui i protagonisti chiamano le vittime dell'Impulso, all'inizio Telepazzi e poi cellulati, uomini che usano capacità come la telepatia e la forza del pensiero per dominare i pochi che sono rimasti normali.
Per me questo libro è stato davvero affascinante. Approcciarsi alla tecnologia in un modo del tutto diverso anche se negativo è originale e mi ha spinto ad informarmi su questo tipo di letteratura, definita cyberpunk, e ho deciso di approfondire le mie letture di questo tipo.
Ritornando al libro, è geniale. Clayton è un protagonista coraggioso e forte, affiancato da altre persone che rispecchiano altre qualità dell'uomo, come Tom un uomo gentile e saggio e la giovane Alice, simbolo della capacità di adattarsi dei più giovani ai cambiamenti del mondo, poi Jordan e il suo preside, esempi di tenacia e forza di volontà. Non riuscivo più a staccarmi da questo libro e le creature create da King, i cellulati, mi mettevano sia in soggezione sia mi disgustavano e tutte queste sensazioni forti sono l'esempio della scrittura ben riuscita.
Il finale l'avrei preferito forse più approfondito, ma in fondo mi è piaciuto anche così. Lo consiglio davvero a tutti.