Dettagli Recensione
La coscienza è il nemico più temibile
Sara ed il marito Angus decidono di trasferirsi in Scozia, nell’isola suggestiva di Skye, insieme alla loro figlioletta Kirstie per riuscire a superare la perdita dell'amata figlia e gemella, spietatamente identica, di Kirstie, Lidia, morta durante un tragico incidente domestico. Tuttavia, una serie di strani eventi e di comportamenti ambigui della gemella rimasta in vita costringono i genitori ad affrontare un atroce dubbio: chi è realmente la figlia sopravvissuta? È possibile che possano aver commesso il più tragico degli errori?
Il romanzo è scritto bene, con una trama scorrevole e che non presenta punti morti. Pochi colpi di scena ma abbastanza da non cadere in lentezza. La storia è dinamica e ben strutturata e la capacità descrittiva dell'autore è davvero notevole.
Anche i passaggi logici tra gli eventi funzionano e, sebbene alcuni punti della storia peccano di leggerezza e un pizzico di stucchevolezza (come la scomparsa momentanea del “pater familias”, Angus - non sapevo, tra l’altro, che esistesse un nome proprio di persona uguale a quello di una bistecca!! -, che ha fatto penare per qualche pagina e che, per evitare spoiler dico solo, si poteva ben evitare…), la storia si snocciola bene ed ha una sua struttura, anche di sottotesti, più che credibile…al dì là dello scetticismo personalissimo di ognuno di noi.
Non tradisce le aspettative nemmeno la fine del romanzo, che riserva, anche se con un pizzico di esoterismo, una versione inaspettata, ma piacevole, della trama.