Dettagli Recensione

 
Sole di mezzanotte
 
Sole di mezzanotte 2016-04-03 21:55:55 Vita93
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vita93 Opinione inserita da Vita93    03 Aprile, 2016
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

At the light of the sun

Contea di Finnmark, estremo nord della Norvegia. Uno spacciatore di hashish, in fuga da Oslo ed in cerca di redenzione, trova rifugio in un piccolo villaggio chiamato Kasund. Deve nascondersi, perché il più potente boss della droga di tutto il paese lo sta cercando. Il suo soprannome è il Pescatore, perché ha un negozio di pesce e soprattutto non smette mai di cercare un debitore, fino a che non lo ha risucchiato dall’oscurità di qualsiasi nascondiglio. Come quella volta che due dei suoi spacciatori sparirono dopo aver tentato di fregarlo, e nei mesi successivi si vociferava che le polpette di pesce del suo negozio fossero più saporite del solito, in virtù di uno sconosciuto ingrediente.

La vicenda criminale corre parallela alla descrizione della geografia del territorio, nonché a brevi ma interessanti approfondimenti socio-culturali. La particolarità dell’ambientazione e l’originalità della popolazione locale residente a Kasund suscitano curiosità. I sami sono un popolo con una forte identità culturale e si mantengono alla larga dal processo di assimilazione agli stili di vita norvegesi, finlandesi, svedesi. Praticano antichi culti religiosi, rifiutando la dissolutezza e predicando la lontananza da qualsiasi atto ritenuto colpevole di insidiare l’integrità della morale umana.
Il Finnmark è un luogo inospitale, brullo. “Sembra Marte”. Un concentrato di pascoli, corsi d’acqua da cui pescare merluzzi ed abitazioni malmesse, esposte alla potenza dominatrice della natura. Nonostante siano terre tradizionalmente associate ad un clima freddo e rigido, il romanzo è ambientato nei mesi estivi, con la costante presenza di un sole che, a causa di affascinanti fenomeni astronomici, non tramonta mai. Sarà il nascondiglio ideale per il protagonista?

Il romanzo, sequel di “Sangue e neve” e ambientato anch’esso nel 1977, conserva pregi e limiti del predecessore. Anche stavolta siamo di fronte ad un titolo minore nella vasta produzione letteraria di Nesbo, imparagonabile alla serie incentrata sul poliziotto Harry Hole (che curiosamente ha una madre di origine sami), ma comunque in grado di garantire una piacevole lettura d’evasione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton