Dettagli Recensione

 
Honky Tonk Samurai
 
Honky Tonk Samurai 2016-03-28 10:07:35 Giovannino
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Giovannino Opinione inserita da Giovannino    28 Marzo, 2016
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Un pò in calo.

A distanza di qualche mese torno sempre dai miei fidati Hap e Leonard, un pò perché li ritengo una lettura piacevole e leggera da mettere prima/dopo una lettura più complessa e un po' perché nella loro leggerezza e scorrevolezza riescono sempre ad essere originali ed interessanti.
Chi sono Hap e Leonard? I protagonisti di molti romanzi di Joe R. Lansdale, naturalmente. Così con queste premesse ho acquistato l'ultimo romanzo, Honky Tonk Samurai, e con molto piacere ho visto che la copertina era stata disegnata da Zerocalcare (che ha sempre ammesso di essere un suo grande fan). Il romanzo racconta dell'ultima avventura di Hap e Leonard (per chi non li conoscesse sono un bianco eterosessuale democratico ed un nero omosessuale repubblicano, ma anche molto molto altro) che dopo aver aperto un'agenzia di investigazioni insieme a Brett, la compagna di Hap, decidono di accettare l'incarico di un'arzilla vecchia signora che gli chiede di ritrovare la nipote scomparsa.
Logicamente la ricerca non sarà facile, anzi dopo poco verrà fuori un giro di escort e ricatti nascosto dietro un concessionario di auto di lusso, e, come al solito in Lansdale, anche un super cattivo, che questa volta prenderà il nome di Distruttore. Questo perfido individuo non solo uccide per soldi ma dopo aver ucciso, colleziona i testicoli delle sue vittime.
Come ogni romanzo di Lansdale parte sempre con grandi premesse, la carne al fuoco è sempre tanta, però devo dire che questa volta sono rimasto un po' deluso perché la storia va via in maniera abbastanza lineare, non ci sono colpi di scena (sempre presenti con l'autore americano) e anche la battaglia contro i nemici va via in poche pagine e senza nessuna difficoltà, rendendo il corpo e le premesse della storia quasi futili. L'unica cosa piacevole sono i vari ritorni in scena di personaggi già visti nei romanzi precedenti, come Vanilla Ride, che forse visto anche il finale (vero colpo di scena di tutto il libro) sembrano quasi una parata conclusiva.
La scrittura come al solito è piacevole e leggera ma manca quel piglio, e soprattutto quella struttura, che caricavano il finale nei romanzi precedenti (qui è tutto troppo lineare). L'unica cosa che mi resta da sperare è che questo sia stato solo un piccolo scivolone e che Hap e Leonard torneranno come una volta. Se torneranno...

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