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Biancaneve deve morire
 
Biancaneve deve morire 2016-03-13 10:03:37 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    13 Marzo, 2016
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Le sottigliezze dell'omertà

Una località poco conosciuta nei pressi di Francoforte; una cittadina dove tutti si conoscono e tutti sanno cosa succede pur, all’apparenza, facendo finta di niente. I motivi di tali atteggiamenti sono dovuti a un radicato “status quo” che non permette l’emergere di nuovi modi di fare e comportamentali.

E’ in quest’ambiente sociale che nel 1997 scompaiono due ragazze, Laura e Stefanie, frequentanti il locale liceo e, pur in assenza dei corpi è incriminato per omicidio un ragazzo, Tobias, che sarà immediatamente condannato a dieci anni di carcere nonostante non abbia mai confessato il delitto. Inizia, quindi, la vicenda all’uscita di prigione di Tobias il quale, continuando a professarsi innocente, cerca di riannodare i fili della propria esistenza e rimettere in ordine la propria famiglia (i propri genitori) che hanno subito angherie e vessazioni sin dal giorno in cui il loro figlio ha varcato l’ingresso del carcere.

Non appena Tobias tenta di iniziare una nuova esistenza, ecco che la cittadina perde la tranquillità cui era abituata poiché la presenza del ragazzo, ormai trentenne, è motivo di sconvolgimento negli animi dei molti personaggi protagonisti della narrazione. Molti di loro hanno qualcosa da nascondere e sono stati in qualche modo coinvolti nella sparizione delle ragazze; la verità non è come poteva apparire un decennio addietro…nel frattempo un’altra ragazza, Amelie, scompare in circostanze misteriose. La polizia e gli inquirenti locali devono scavare molto in profondità per far luce, inoltre, sul ritrovamento del corpo di una delle ragazze scomparse dieci anni prima, Laura, in una zona tale da far rivedere tutta l’indagine a suo tempo condotta con superficialità cui si aggiunge l’indifferenza di testimonianza da parte della popolazione.

La scomparsa di Amelie è subito collegata al delitto passato; compaiono sulla scena personaggi al di sopra di ogni sospetto che hanno numerosi segreti da custodire a scapito della loro reputazione e del potere acquisito, in maniera non del tutto chiara, nel corso degli anni. La tensione aumenta via via che le indagini hanno luogo scoprendo un vaso di Pandora ormai impossibile da richiudere. Gli accadimenti di molti protagonisti si allacciano tra loro, nel presente e nel passato, in una matassa inizialmente difficile da districare che porterà comunque a una revisione totale di misfatti e delitti e alla soluzione, ancorché tardiva che ha rovinato tante vite sia fisicamente sia psicologicamente, della malsana vicenda.

Un romanzo che si legge bene nonostante una certa carenza di pathos.

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