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TORNIAMO A CASA
Ma se quella notte fredda e nevosa se ne fosse rimasto a casa a leggere e a fantasticare sul suo regalo di Natale, invece che decidere di mettere in pratica quanto letto circa il fenomeno delle voci registrate? Forse ora la sua vita sarebbe diversa, più felice, più leggera, priva di sensi di colpa e di forti sentimenti di responsabilità verso il prossimo; chissà...
Jan si pone spesso questa domanda.
Un giorno, due eventi, conseguenze per lui tragiche.
La morte della vicina di casa, il rapimento del suo fratellino, la morte del padre: una vita che non è, e che non sarà mai, più la stessa.
Ma quando Jan ritorna dove tutto ebbe inizio sembra quasi che con lui sia tornato alla ribalta anche il male: la morte lo circonda e inizia a colpire persone a lui vicine, persone in un modo o nell'altro collegate al suo passato, persone che, volente o nolente, lo costringono a riaprire quel libro, a rileggere le pagine di un'infanzia tragica, a dare delle risposte a domande ancora sospese a mezz'aria.
E così Jan, psichiatra nella stessa clinica dove lavorava suo padre quando lui era bambino, tornerà ad affrontare i suoi peggiori incubi e darà finalmente una risposta ai suoi numerosi punti interrogativi, perchè come ogni incubo che si rispetti anche il suo ha una fine, inaspettata, crudele e liberatoria allo stesso tempo.
Dopo La psichiatria Wulf Dorn firma un altro psichothriller dal ritmo serrato, un mix di presente e passato, di immagini e di dialoghi che portano il lettore nella psiche del protagonista, per vivere insieme a lui il suo dramma fino alla conquista dell'amara verità.