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Segui il coniglio bianco
La lunga marcia è uno dei miei romanzi preferiti,
l'ho letto che facevo ancora le superiori, (quindi durante la prima glaciazione più o meno),
il romanzo mi era stato prestato da un mio amico di allora, e mi era rimasto dentro.
Mi aveva segnato. Mi aveva segnato come solo in quell'età una lettura può fare.
Mi ricordo ancora la sensazione di sentirsi "DENTRO" quell'universo, la sensazione di vivere insieme a quei ragazzi, la sensazione di ARRANCARE insieme a loro, soffrire con loro, sudare con loro, e morire ogni volta che uno di loro moriva.
Mi ricordo la difficoltà di "USCIRE" da libro, anche diversi giorni dopo la fine del romanzo, anche diversi giorni dopo aver letto e chiuso l'ultima pagina, nella mia testa i ragazzi continuavano a correre.
Ed io continuavo a correre con loro.
Indimenticabile il personaggio principale Ray Garraty, il classico ragazzo sportivo ed intelligente, che non fatica a socializzare, ed immediatamente nasce il suo gruppo la sua cerchia, destinata però ad essere "masticata" dalla corsa stessa..
Antagonista principale ed esatto opposto assoluto di Ray c'è il magrolino Stebbins... Il coniglio bianco... Ma qui mi fermo non voglio fare Spoiler.
King nel suo romanzo, anticipa di trentanni i temi estremamente attuali dell'abuso di "reality Show", e del limite che questi dovrebbero porsi,
La gara, seguita via tv, ed ai margini delle strade, da una folla "festante" vede 100 sventurati ragazzi che vengono uccisi a fucilate ad uno ad uno, ogni volta che si fermano, cadono, o ricevano 3 ammonizioni perché scesi sotto una certa velocità.
Idea geniale e ben sviluppata, (in quel periodo è nata la mia passione per la corsa), personaggi forti e sviluppati quanto basta.
Stranamente (per King) il romanzo è estremamente breve, ma è anche questo un suo punto di forza, perché lascia la voglia di mangiarne un'altra fetta!!!