Dettagli Recensione
tu non la conosci nemmeno un po'
Questa è la storia di una famiglia perfetta: i genitori, entrambi medici affermati, tre figli modello, un cane, insomma la tipica famiglia del Mulino Bianco. Non fosse che una sera, dopo una recita scolastica, la figlia quindicenne non torna a casa e da questo momento ogni certezza inizia a sgretolarsi.
Questa terribile situazione che vive la famiglia fa venire fuori tutti i segreti, tutti gli altarini, tutte le bugie che hanno costruito la facciata della famiglia perfetta vengono scoperte fuori piano piano fino ad arrivare a distruggere l'intera famiglia.
Il dramma peggiore è vissuto dalla madre, la quale si rende conto di non conoscere per niente i suoi figli, in particolare la ragazza, tanto da arrivare a colpevolizzarsi per il fatto di fare un lavoro impegnativo. "Se fossi stata una madre più presente, Naomi sarebbe ancora qui?" Questo dilemma interiore la porterà a rimettere in discussione tutta la sua vita, a non volere arrendersi davanti a niente, vuole riportare la sua bambina a casa.
Più che le indagini proseguono, più sembra che l'allontanamento della ragazza sia volontario, questo da una parte "calma" in parte la donna, ma dall'altra la fa sentire ancora peggio come madre, una madre così superficiale da non essersi accorta di nulla.
Il finale come in tutti i thriller che si rispetti, rimette tutto in gioco, ti fa tenere il fiato sospeso fino all'ultimo per poi sorprenderti in pieno. Senza fare spoiler, dico solo che mi sarebbe piaciuto che descrivesse il perché di una tale drastica scelta.
Il ritmo è incalzante, i personaggi si scoprono piano piano col proseguire della narrazione, la cosa che mi ha colpito di più sono le emozioni (e in certi punti anche la mancanza di esse) che ti fa vivere in modo angosciante la storia. Da leggere, non vi deluderà.