Dettagli Recensione

 
La bara d'argento
 
La bara d'argento 2016-01-18 08:20:17 Belmi
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    18 Gennaio, 2016
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La Signora del giallo medievale

"La bara d'argento" è il primo libro della lunga serie delle "Indagini di fratello Cadfael" scritti da Ellis Peters. I romanzi sono ambientati nell'Inghilterra dell'anno Mille e sono stati pubblicati fra gli anni '70 e '90. La serie vede come protagonista il fratello Cadfael, un monaco che risulta subito essere fuori dal comune. Cadfael vive nell'abbazia di Shrewsbury, in Inghilterra, con la mansione di erborista, ma il suo passato, prima di diventare monaco, ci racconta molto di lui. Cadfael è stato marinaio e poi crociato, e prima di entrare in monastero ha frequentato diverse donne.

La sua tranquilla vita viene radicalmente cambiata quando in abbazia, ed in particolare il priore Robert, decidono che è giunta l'ora che i resti di qualche santo giungano nella dimora per accrescerne il prestigio. La scelta, dopo vari episodi dubbi, ricade su Santa Winifred, una santa gallese praticamente dimenticata e così i fratelli, incluso il nostro protagonista, partono per il Galles alla ricerca delle reliquie.

Le cose non vanno proprio come aveva previsto il priore e addirittura "ci scappa il morto". Fratello Cadfael dovrà ingegnarsi per risolvere questo caso.

Per essere il primo della serie e quindi risalire agli anni '70, posso dire che la Peters ha fatto un buon lavoro. Poca azione ma molto ingegno caratterizzano lo stile dell'autrice che è riuscita a crearsi un buon seguito visto che la serie è composta da circa una ventina di libri.

Fratello Cadfael è uno di quei personaggi a cui ci si può facilmente affezionare e che con il suo comportamento "un po’ sopra le righe" prospetta molte altri casi intriganti ed interessanti!

Lo consiglio agli appassionati del genere con la consapevolezza che poca azione ma molto ingegno "condiscono" queste pagine e che la Peters ci racconta anche un po’ gli usi e i costumi del tempo senza tralasciare le ambiguità della chiesa.

Buona lettura!

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