Dettagli Recensione
Uno Stephen King "prima maniera"
Nelle recensioni dei libri o dei film non amo parlare della storia narrata nel romanzo perchè per quello c'è sempre wikipedia o qualunque altro sito, nella recensione preferisco descrivere le sensazioni che il libro mi ha siscitato: bhe questo è decisamente uno Stephen King "prima maniera". Del maestro dell'horror ne ho letto davvero davvero tanti di racconti e romanzi e nel corso degli anni lo stile narrativo è cambiato, evoluto, mutato, anche se non lo definirei cresciuto, ma piuttosto è andato seguendo le richieste del mercato.Per questo ogni tanto cerco qualche vecchio romanzo di King più suspance che horror vero e proprio, più concentrato sullo stile lento, lentissimo quasi statico che descrive nei minimi particolari sfumature dei personaggi primari e di contorno.La Zona morta è esattamente questo: un gran bel libro di King, quello che uno potrebbe cercare per ritrovare lo stile del maestro.Un'idea geniale che, come sempre nei suoi libri, non ha bisogno di troppe spiegazioni l'evento (decisamente) fuori dal normale succede e basta, non si sa bene perchè ma è così, del resto nella vita non è detto che tutto debba avere per forza una spiegazione o un perchè, a volte le cose succedono e basta o per dirla alla King "tutto è fatidico". Il personaggio attraversa più fasi psicologiche in cui cerca di capire cosa possa voler dire questa maledizione o dono e alla fine prende una decisione giusta o sbagliata che sia.
Un'aggiunta alla presente recensione per chi volesse leggere il libro e non avesse visto il film, consiglio di vedere prima il film e poi leggere il libro (a parte pochi arrangiamenti la sceneggiatura è davvero molto fedele) sono certo che non ne rimarrà deluso.