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STORIA DI UNA NON TANTO ORDINARIA FAMIGLIA
Jenny ha tre figli, due gemelli Ed e Theo, la quindicenne Naomi, un marito e un cane; è un medico a tempo pieno, anche se solo di base e ogni giorno cerca di coordinare tutto per essere presente a casa, per dedicare del tempo a tutti i membri della sua famiglia.
E' convinta di riuscirci, anche se non al 100%, ma in fondo i ragazzi sono degli adolescenti, quindi è normale che non parlino più di tanto, che non mangino, che non raccontino tutta la loro giornata come facevano una volta non appena lei rientrava a casa....che abbiano voglia di stare rinchiusi nelle loro camere e avere qualche piccolo segreto, che forse solo un diario o un amico custodirà insieme a loro. E' normale... o no?
I problemi iniziano, o meglio si manifestano, in concomitanza con uno spettacolo teatrale che Naomi sta preparando da settimane; la metamorfosi è del tutto evidente: vestiti attillati, scarpe col tacco, trucco pesante non la fanno per niente assomigliare alla ragazzina che dovrebbe essere alla sua età; ma se il tutto è solo una messinscena per il dramma non c'è pericolo; o forse si?
Beh pare proprio di si, perchè Naomi una bella sera non torna più a casa.
Inizia la disperazione di Jenny.
Inizia a sgretolarsi la famiglia del mulino bianco che credeva di avere.
Inizia ad aprire gli occhi e a scontrarsi con la realtà.
Inizia a capire di non conoscere nessuno dei suoi figli, nemmeno suo marito, a momenti nemmeno se stessa, solo Bertie, il vecchio cane, è l'unico a non avere segreti a quanto pare.
Un thriller che appassiona; davvero una piacevole sorpresa che tiene incollati fino all'ultima pagina; il gioco di narrare la storia in base a momenti temporali diversi (prima e dopo la sparizione di Naomi) funziona molto bene e tiene il lettore col fiato sospeso fino al finale, che si presume terribilmente inaspettato.
Assolutamente da leggere.